Mentre negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, si retrocede in materia di aborto, la coalizione di sinistra spagnola, guidata dal socialista Pedro Sánchez, vuole fare dei salti in avanti, cercando di espandere il diritto all’aborto a partire dall’età di 16 anni, anche senza il consenso dei genitori.
La riforma “sulla salute sessuale e riproduttiva” é stata redatta dal ministro per la Parità di genere Irene Montero e introdurrebbe, una volta approvata dal Parlamento, molteplici novitá: Le donne che soffrono di forti dolori mestruali avranno il diritto ad un congedo per malattia. Mentre nel caso di un normale congedo per malattia, le dipendenti non ricevono alcun pagamento continuato del salario entro i primi tre giorni, in futuro i crampi mestruali si gestirebbero in modo differente. La previdenza sociale pagherebbe le retribuzioni a partire dal primo giorno di assenza per malattia, visto che i crampi mestruali di solito durano tre giorni. Pertanto, secondo il ministero, è necessario un regolamento speciale per non discriminare le donne.
In un’intervista radiofonica, Montero ha dichiarato di essere orgogliosa del fatto che la Spagna sarà il primo Paese in Europa a introdurre tale legislazione. Inoltre sono previste delle reduzioni fiscali per i prodotti sanitari. “Il 22% delle donne dichiara di non poter acquistare ciò di cui ha effettivamente bisogno o di non poter pagare affatto i prodotti per l’igiene”, spiega Irene Montero. Negli istituti scolastici e nelle carceri i prodotti per l’igiene mestruale saranno perció distribuiti gratuitamente.
Sarah Trevisiol