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#ioDonna del mese 0

La donna del mese di maggio è Antonella Triburzi, professoressa di didattica della Storia e della Storia della Shoah presso la Libera Università di Bressanone, in questa intervista ci racconta da dove nasce la sua passione per la storia e per la storia delle donne, spesso dimenticate dalla ricerca e la scrittura, alle quale si dedica anche nel suo tempo libero.

Antonella da dove vieni e cosa ti ha portato in Alto Adige? Come ti trovi in questo territorio autonomo e bilingue?

Sono originaria di Roma e sono venuta in Alto Adige inizialmente per stare con Pietro (mio marito) ma poi mi sono innamorata anche della bellezza del luogo. Adesso vivo a Parcines, all’inizio della Val Venosta ma prima vivevamo a Merano. Mi trovo benissimo in entrambi i posti. Il territorio bilingue è stata una scoperta continua ed è ancora adesso molto affascinante. Io ho studiato germanistica all’università a Roma e l’Alto Adige ha sempre rappresentato un luogo (storico) di grande interesse per tutta l’eccezionalità della sua storia.

Ti conosciamo come una persona che si impegna tantissimo e mette il cuore nell’insegnamento e nello studio e la divulgazione della storia della Shoah.
Da dove nasce la motivazione di rendere visibile questa parte della storia alla quale ti dedichi già da tanti anni anche fuori dall’insegnamento?

Frau & Vorbilder 0

La Consigliera di parità e le studentesse della classe quarta del liceo Maria Hueber, hanno sviluppato un’iniziativa congiunta volta a promuovere le competenze ed i talenti femminili. È con piacere che condividiamo con voi il video frutto di questa iniziativa. Il video, pubblicato sotto gli hashtag #womenempowerment e #breakthebias, ha l’obiettivo di promuovere le competenze che ragazze e donne utilizzano nel contesto di studio e di lavoro e di cui sono orgogliose. Intendiamo cogliere questa giornata, vista spesso come una festa, come un’occasione per riflettere sull’importanza del riconoscimento e della valorizzazione delle competenze femminili, in vista di un’ottica di promozione della parità di genere. Vi invitiamo a condividere il nostro video, non solo durante questa giornata, ma anche in futuro. Ci auspichiamo che il messaggio possa raggiungere un vasto pubblico e possa essere un’occasione di riflessione.

 

Starke Frauen 0

“Per il diritto all’aborto lotterò fino alla morte”

Quest’anno è la scrittrice francese Annie Ernaux a ricevere il rinnovato Premio Nobel per la letteratura. L’ottantaduenne riceve il premio “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui scopre le radici, le alienazioni e i limiti collettivi della memoria personale”. Annie Ernaux è considerata una delle più importanti scrittrici francesi contemporanee e la sua opera è di forte ispirazione autobiografica. Una donna che con la scrittura ha saputo raccontare la condizione femminile, dai diritti negati alle donne, fino al rapporto con il proprio corpo, la percezione delle convenzioni, la vergogna e l’aborto illegale.

“Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all’aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne“.

Una delle sue opere più recenti s´intitola „L’evento“. Il libro, quasi autobiografico, racconta i tentativi dell’autrice di abortire in un’epoca in cui l’aborto era ancora considerato immorale e criminale. Nel 1963 in Francia l’aborto era illegale, la parola stessa era un tabù e si rischiava la prigione. La protagonista, una studentessa 23enne però non vuole abbandonare gli studi universitari per diventare madre e quindi si vede costretta a affrontare un aborto clandestino in condizioni terribili. Dal libro è stato tratto il bellissimo film “La scelta di Anne”, vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia 2021.

Frau & Vorbilder 0

Andra Bianca Radulescu è una delle muse dell´agenzia l´Imperfetta, la prima agenzia di moda inclusiva in Italia che mira ad abbattere i pregiudizi e a superare i modelli di bellezza imposti dai media e dalla moda. Propone „muse imperfette“ che sanno trasformare le loro debolezze in veri e propri punti di forza. Sono donne che hanno qualcosa da dire, donne con passioni, donne autentiche, talentuose, aperte, intelligenti, testarde, donne con tatuaggi, piercing, curve, cellulite, smagliature, vitiligine, protesi, disabilità, teste rasate o volti insoliti. Non donne imperfette, non donne con difetti: ma donne che vogliono trasmettere messaggi positivi affinché le donne imparino a piacersi di nuovo, così come sono.

Venite a vedere alcune delle immagini fatte alle muse di I´mperfetta esposte nella nostra vetrina dedicate agli ospiti. Se poi qualcun* volesse unirsi alla comunità di muse imperfette e ispirare anche altre donne e ragazze a sentirsi belle nella propria pelle, basta scrivere a imperfettaproject@gmail.com.

Ilenia Fronza lavora presso l´Universitá di Bolzano, all´interno di un ambito particolarmente maschile: l´ingeneria del software. Lei non si fa certo scoraggiare, anzi semmai sente la spinta di dover fare il proprio mestiere con ancora piú passione e persistenza. Perché come ci ricorda: se un uomo è incompetente, allora è un caso isolato nel team; se invece una donna è incompetente, spesso si assume che le donne in generale siano incompetenti.

Cosa ti ha spinto a diventare ricercatrice in ingegneria del software?


È stato un percorso tutt’altro che lineare, diciamo un avvicinamento “a tappe”. Dopo aver studiato matematica, ho trovato ottimi stimoli per la mia ricerca nell’informatica (e in specifico nell’ingegneria del software). Inoltre, il fatto di concentrare la ricerca nell’ambito di software engineering education and training mi ha permesso di mantenere uno stretto contatto con studenti e studentesse e professionisti/e, cosa di fondamentaleimportanza per me, dato che ci tengo molto al contatto diretto con le persone.

Cosa sognavi di fare da piccola?

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„Schluss mit Stereotypen im Beruf. Zeit für neue Vorbilder!“ war der Titel der diesjährigen Impulstagung von Wnet – networking women, dem Netzwerk für Frauen im Berufsleben. Das Netzwerk beschäftigt sich im ganzen Jahr 2020 mit Stereotypen im Beruf und stellt (noch) untypische Berufsvorbilder in den Mittelpunkt. So war diese Tagung gleichzeitig der Abschluss der heurigen Technikerinnen-Tour durch Südtirol.

#Herstory 0

Sommer ist (für viele) Ferienzeit. Man geht nach draußen, genießt die Sonne, macht die eine oder andere Wanderung, legt sich an einen See oder ans Meer und vieles mehr. Immer mehr Menschen sind in den letzten Jahr(zehnt)en auch mit dem Flugzeug um die Welt gereist – dieses Jahr ist dies allerdings mit einigen Schwierigkeiten verbunden. Aus diesem Grund nehmen wir Sie heute mit auf eine Reise hoch in die Lüfte.

In unserem heutigen Beitrag der neuen Rubrik #herstory stellen wir euch die Fliegerin Amelia Earhart (1897-1937) vor, die heute ihren 123. Geburtstag feiern würde. Die aufgrund ihrer bahnbrechenden Leistungen und Ähnlichkeit mit Charles „Lindy“ Lindbergh auch als „Lady Lindy“ bezeichnete, Amelia Mary Earhart wurde in Archison, Kansas geboren. Schon als Kind interessierte sie sich mehr für jene Aktivitäten, die für Mädchen ihrer Zeit als nicht angemessen galten – so kletterte sie gerne auf Bäume, rutschte bäuchlings über Schneehänge hinab oder jagte Ratten mit einem Gewehr.

Mit dem Fliegen in Berührung kam „AE“ – so nannte sie sich selbst – 1920 auf einer Flugshow in Long Beach, Kalifornien. Dorft flog AE, die im 1. Weltkrieg als Krankenschwesterhelferin in Toronto (Kanada) freiwillig gedient und viele verletzte Piloten kennengelernt hatte, zum ersten Mal in einem Flugzeug mit und das bei dem berühmten Kriegspiloten Frank Hawks. Ab diesem Moment wusste sie, dass sie selbst fliegen (lernen) musste.

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Heute ist internationaler Schachtag. Das strategische Brettspiel steht für Konzentrationsfähigkeit, Strategie und einen wachen Geist. Aber nicht nur. Vielleicht kennt ihr Phiona Mutesi, die berühmte Schachspielerin aus Uganda. Seitdem ihre Geschichte unter dem Titel „Queen of Katwe“ als Buch und Film von Disney um die Welt ging, steht Schach auch für Hoffnung.

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Hallo! Ich heiße Emilie, bin (noch) 17 Jahre alt, komme aus Meran und besuche das Sprachengymnasium mit Französisch in Meran. Seit meiner Einschulung 2008 bin ich zum Bücherwurm mutiert und lese mich kreuz und quer durch die Literaturgeschichte.

Wenn ich dann doch einmal nach einem stressigen Schulalltag keine Buchstaben mehr sehen kann, schaue ich gern Serien oder Filme. Besonders „True crime“ (echtes Verbrechen)- Serien haben es mir angetan, aber zum Ausgleich dürfen Komödien wie „ Fleabag“, oder „ The Good Place“ auch nicht fehlen.

Die meisten meiner Hobbies sind sehr Schreibtisch oder Couch bezogen, weshalb ich zwischendurch gerne spazieren gehe. Oft fotografiere und filme ich auch dabei, und versuche mich am Schneiden kurzer Amateurfilme.

Aufs Frauenmuseum bin ich schon früh aufmerksam geworden, da meine Mutter als Direktorin der Urania Meran viel mit dem Frauenmuseum zusammenarbeitet und mich zu Ausstellungen und Veranstaltungen mitgenommen hat. Das Frauenmuseum bietet mir als Geschichteliebhaberin die Gelegenheit, in den Museumsalltag hinein zu schnuppern, und herauszufinden, in welche Richtung ich nach der Matura gehen möchte.

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Im Laufe dieses Monats haben wir so einige Listen angeschaut – die Frauenmeilensteine 2019 hier und hier, die mächtigsten und reichsten Personen der Welt von 2019, die einflussreichsten 10 Personen des vorigen Jahres aus verschiedensten Blickwinkeln, hier, hier und hier. Unseren Rundumblick beenden wir heute mit einer internationalen Umfrage: die am meisten bewunderten Frauen von 2019.

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Rankings sind im Internet beliebt – auch wir können uns ihnen nicht entziehen. Wir haben uns in diesem Monat schon einige angeschaut, darunter hier die Forbes Listen bezüglich der reichsten Leute der Welt, der mächtigsten Personen und dann auch der Frauen der Welt. Heute wollen wir euch eine andere Liste vorstellen, die eindeutig bislang zu unserer Lieblingsliste gekürt werden kann. Sie wurde nicht von Forbes, sondern von einem anderen amerikanischen Wirtschaftsmagazin, Leaders League, erstellt. Es geht um die 10 einflussreichsten Leute der Welt. An erster Stelle ist eine Frau zu finden.

Frau & Vorbilder 0

Mitte Oktober letzten Jahres schloss ich mich einem Studierendenverein an meiner Universität in Edinburgh an, der seit 1990 nachhaltige Entwicklungsprojekte im globalen Süden unterstützt, sowohl mit Geldspenden als auch mit Teams von Freiwilligen vor Ort. Der Verein nennt sich Edinburgh Global Partnerships (kurz EGP) und wählt jeden Sommer vier bis sechs Projekte aus, im Herbst werden die Freiwilligen rekrutiert, bis in den Frühsommer werden die nötigen Spenden gesammelt, und im Juni startet das Freiwilligenteam schließlich ins Gastland und begleitet dort die Umsetzung des Projekts. Dabei ist es auch Ziel, die Partnerschaft zwischen EGP und der Organisation im Gastland dank zwischenmenschlicher Kontakte auf lange Sicht zu festigen. Ich schaffte es letztes Jahr ins Team Sambia, und unterstützte zusammen mit sechs anderen Freiwilligen die Frauenvereinigung Chiseke Women Organisation (CWO) im Nordwesten Sambias. Wir sammelten von Oktober bis Mai Geld, um für unsere Partnerinnen ein Produktionszentrum für Kochöl bauen zu können. Dabei waren wir durchaus kreativ – ich habe etwa 300 Pfund durch eine Kopfrasur beisteuern können – die Aktion hat mir enorm zu denken gegeben, wie ihr in diesem Beitrag lesen könnt. Dort werden mittlerweile seit letztem August v.a. Erdnüsse, die in der Region gut wachsen, zu hochwertigem, gesundem und günstigem Kochöl verarbeitet, für den Eigenverbrauch und den Verkauf. Das wertet den täglichen Speiseplan auf, schafft Beschäftigung und ein Einkommen für die CWO-Frauen, die den Laden schmeißen, mithilfe des wunderbaren Gerald Yungana, der für die Regionalverwaltung arbeitet. Das Zentrum schaffte auch Möglichkeiten für Erwachsenenfortbildung in Sachen Betriebs- und Landwirtschaft; außerdem können die Reste der Ölpressung leicht zu Tiernahrung verarbeitet werden, und helfen den Frauen somit auch, mehr Nutztiere besser halten zu können, was wiederum die eigene Ernährung und das Kapital der Frauen und ihrer Familien verbessert.

In diesem Beitrag darf ich einige Schnappschüsse von inspirierenden Frauen präsentieren, die ich vor Ort getroffen habe.

Frau & Vorbilder 0

Ci siamo chiesti cosa motiva giovani donne di oggi, a cosa sono interessate e quali donne le ispirano o siano modelli di riferimento per loro. Negli ultimi mesi, diverse giovani donne si sono presentate su iodonna e hanno parlato dei loro modelli – oggi leggiamo di Alexandra Soanca.

Frau & Vorbilder 0

Ob Großmutter, Vater, Filmstar, Blogger oder einfach ein*e Freund*in – ein Vorbild haben wir alle. Ein Vorbild ist jemand, der uns die Richtung weist, den wir nachahmen können, der uns inspiriert. Während meines Praktikums im Frauenmuseum in Meran habe ich mich genauer mit meinen persönlichen Vorbildern auseinandergesetzt und möchte diese Inspiration gern teilen.

Wer bin ich überhaupt?

Hi, Salut, Merhaba, Hallo und vor allem: Hoi! Mein Name ist Marina Sarac, ich bin 27 Jahre alt und komme aus Bonn in Deutschland. Ich bin seit zwei Jahren glücklich mit meinem türkischstämmigen Mann Cem verheiratet und habe nach einem angefangenen Jura Studium meiner Fremdsprachenliebe nachgegeben und mich dazu entschieden Englisch und Französisch an der Universität zu Bonn zu studieren.

Meine Freizeit verbringe ich gern im Kreise meiner Freunde*innen und Familie, Bücher dürfen auch nicht fehlen. Zudem bin ich neben dem Studium her als mobile Stylistin selbstständig. Beim Styling einer Braut ist es besonders schön, das Strahlen in den Augen zu beobachten und einen so schönen Moment begleiten zu dürfen. Nichts kann mir mehr Freude bereiten, als die Freude eines anderen Menschen und die Gewissheit, jemandem geholfen zu haben, egal in welchem Lebensbereich.

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