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Anna Ladurner wurde am 27. Juli 1765 als viertes von elf Kindern des Bauern Peter Ladurner und seiner Frau Maria Tschölin geboren.

Sie heiratete am 21. Juli 1789 Andreas Nikolaus Hofer, einen Pferde- und Weinwirt. Anna war 24 Jahre alt und Andreas 21 Jahre alt bei ihrer Hochzeit. Ein Jahr später übernahm Andreas das hoch verschuldete Gasthaus am Sandhof in St. Leonhard in Passeier. Anna übernahm alle Aufgaben im Gasthof, bestellte die hauseigenen Äcker und kümmerte sich um die zunehmend größer werdende Schar ihrer Kinder, während ihr Mann als Kämpfer für Tirol unterwegs war. Sie legte großen Wert auf eine gute Ausbildung, auch für ihre Töchter, obwohl sie selbst kaum lesen und schreiben konnte.

Mehrmals besiegte Andreas Hofer 1809 als Tiroler Anführer die Franzosen und Bayern. Nach dem Frieden von Schönbrunn, der den Verzicht auf Tirol beinhaltete, wurde Hofer im Januar 1810 verraten und festgenommen. Er wurde von Napoleon zum Tod durch Erschießen verurteilt und am 20. Februar 1810 hingerichtet. Anna verbrachte die Zeit der Kämpfe 1809 auf dem Sandhof und führte das Gasthaus weiter. Nach der letzten Schlacht begleitete sie ihren Mann auf die Pfandleralm. Ihre vier Töchter wurden bei Bekannten untergebracht, während ihr Sohn mit ihnen auf der Alm war, als sie im Januar 1810 verhaftet und nach Meran gebracht wurden. Anna und ihr Sohn Johann wurden freigelassen und kehrten zum Sandhof zurück.

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili. Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno.
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Questa settimana con Mary Shelley

Mary Shelley, nata Mary Wollstonecraft Godwin (Londra, 30 agosto 1797 – Londra, 1º febbraio 1851), è stata una scrittrice, saggista e filosofa britannica.

Figlia della filosofa Mary Wollstonecraft, antesignana del femminismo, e del filosofo e politico William Godwin, a 16 anni si dichiarò a Percy Bysshe Shelley, all’epoca già sposato, e i due fuggirono in Europa. A 18 anni scrisse quello che viene considerato il primo romanzo gotico di fantascienza, Frankenstein (Frankenstein; or, The Modern Prometheus), pubblicato nel 1818. Fu curatrice di diverse pubblicazioni postume del marito, che contribuì a far conoscere e comprendere.

Studi recenti si sono concentrati su opere meno conosciute dell’autrice, tra cui romanzi storici come Valperga (1823) e The Fortunes of Perkin Warbeck (1830), romanzi apocalittici come L’ultimo uomo (1826), e gli ultimi due romanzi, Lodore (1835) e Falkner (1837).

Altri suoi scritti meno conosciuti, come il libro di viaggi A zonzo per la Germania e per l’Italia (1844) e gli articoli biografici scritti per la Cabinet Cyclopedia di Dionysius Lardner (1829-46), contribuirono ad avvalorare l’opinione che Mary Shelley sia rimasta una politica radicale per tutta la sua vita. Le opere di Mary Shelley sostengono spesso gli ideali di cooperazione e di comprensione, praticati soprattutto dalle donne, come strade per riformare la società civile. Questa idea era una diretta sfida all’etica individualista-romantica promossa da Percy Shelley e alle teorie politiche illuministe portate avanti da William Godwin.

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Oggi celebriamo Elsa Schiaparelli, nata nel 1890 a Roma, proveniva da una famiglia di aristocratici e intellettuali. Studiò filosofia, ma nel 1911 pubblicò una raccolta di poesie sensuali, il che spinse i suoi genitori a mandarla in un convento svizzero.

Nel 1913 si trasferì a Londra, il che le portò libertà. Si sposò nel 1914 e nel 1916 si trasferì a New York. Lì fece amicizia con artisti d’avanguardia. Sua figlia Yvonne nacque nel 1920, ma contrasse la poliomielite, il che portò Elsa a divorziare e a trasferirsi a Parigi nel 1922.

A Parigi lavorò di giorno in un negozio di antiquariato e di sera frequentava i salotti. L’incontro con lo stilista Paul Poiret la ispirò a diventare una designer di moda. A metà degli anni ’20 iniziò il suo lavoro creativo e ottenne grande successo con un maglione fatto a mano con motivo trompe-l’œil, che Vogue definì un “capolavoro”.

Nel 1927 fondò la sua azienda e l’anno successivo aprì atelier e saloni a Parigi, ottenendo grande successo. Le sue collezioni di moda comprendevano costumi, abiti da bagno e accessori, introducendo materiali e design innovativi. Fu nota per le sue collaborazioni artistiche con Salvador Dalí e Jean Cocteau negli anni ’30, che le portarono fama internazionale.

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Domani, 9 novembre 2024, nella Giornata Internazionale contro il Fascismo e l’Antisemitismo, ricordiamo il ruolo fondamentale della resistenza contro l’oppressione, in particolare il contributo delle donne italiane. Figure come Lidia Menapace, partigiana e pacifista, sono onorate nella mostra “Le donne ci sono!” al Museo delle Donne, inaugurata a giugno e temporaneamente sospesa, ma che riaprirà al pubblico a marzo 2025.

Lidia Menapace, nata a Novara il 3 aprile 1924, è stata una delle figure simbolo della Resistenza. Con il nome di battaglia “Bruna”, fu staffetta partigiana: nascondeva esplosivi sotto i vestiti, trasportava mappe e portava medicine ai feriti tra le montagne, sempre in bicicletta. Fedele alle sue convinzioni pacifiste, Menapace rifiutò di usare le armi, dedicandosi a una resistenza civile e logistica essenziale per il movimento antifascista. Dopo la guerra, continuò il suo impegno nel mondo politico e sociale, diventando la prima donna eletta nel consiglio provinciale di Bolzano nel 1964, aprendo la strada a molte altre donne nella politica italiana.

In occasione della Giornata Internazionale contro il Fascismo e per evidenziare il ruolo delle donne nella Resistenza italiana, consigliamo il libro La Resistenza delle donne della storica e scrittrice Benedetta Tobagi, pubblicato da Einaudi. Nel 2023, l’opera ha vinto il Premio Campiello, uno dei massimi riconoscimenti letterari italiani, che Tobagi ha dedicato alle donne iraniane in lotta contro il regime di Teheran.

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer 😉. Mit einem guten Spruch oder Zitat wollen wir euch das erleichtern. Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!
Diese Woche mit Dr. Emmy Noether

Emmy Noether war eine jüdische Mathematikerin und gilt als Begründerin der modernen Algebra. Sie wurde 1882 in Deutschland geboren und interessierte sich schon früh für Mathematik. Sie hatte es aber nicht leicht, die Schule zu besuchen und zu studieren, denn zu dieser Zeit wurden Frauen nur selten an höheren Schulen und Universitäten zugelassen. Mit der Unterstützung ihrer Eltern, die ihr Privatunterricht ermöglichten, schaffte sie es jedoch. Schließlich promovierte sie sogar in Mathematik – als zweite Frau in Deutschland!
Wegen ihrer wichtigen Beiträge zur Mathematik und Physik wurde sie auch als Dozentin an Universitäten zugelassen, dabei erhielt sie jedoch immer nur kaum oder gar keine Bezahlung.

 

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Questa settimana con Alfonsina Strada

Alfonsa Rosa Maria Morini nota con il nome da coniugata Alfonsina Strada (1891 – 1959) è stata una ciclista su strada italiana, prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia; è ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile. È stata professionista dal 1907 al 1936.

La citazione completa:

Sono una donna, è vero. E può darsi che non sia molto estetica e graziosa una donna che corre in bicicletta. Vede come sono ridotta? Non sono mai stata bella; ora sono… un mostro. Ma che dovevo fare? La puttana? Ho un marito al manicomio che devo aiutare; ho una bimba al collegio che mi costa 10 lire al giorno. Ad Aquila avevo raggranellato 500 lire che spedii subito e che mi servirono per mettere a posto tante cose. Ho le gambe buone, i pubblici di tutta Italia (specie le donne e le madri) mi trattano con entusiasmo. Non sono pentita. Ho avuto delle amarezze, qualcuno mi ha schernita; ma io sono soddisfatta e so di avere fatto bene.

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„Das Rote Zelt“ bietet einen Raum, in dem Frauen sich informieren, stärken und nähren; zuhören und gehört werden, gemeinsam lachen und weinen können, die Verbindung spüren und neue Sicht- und Lebensweisen kennenlernen.

Im Gespräch mit Lena Grüner, eine der beiden Organisatorinnen dieser Veranstaltung erfahren wir mehr.

Kannst du dich kurz vorstellen?

Hallo, ich bin Lena. Aufgewachsen bin ich in Meran, aber immer viel in der Welt unterwegs. Nach Studium und zahlreichen Reisen hat es mich jedoch in den letzten Jahren wieder hierher zurückgezogen.

Als älteste von drei Schwestern bin ich in einer liebevollen Familie und einem stets offenen Hause großgeworden. Der Kontakt zur Natur und zu anderen Menschen war für mich immer sehr wichtig. Zudem habe ich eine große Neugier für verschiedene Kulturen entwickelt, mich intensiv mit meinem Körper und meiner Sexualität auseinandergesetzt und durfte an zahlreichen Frauenseminaren und Frauenkreisen teilnehmen. Da meine Mutter, Christina Moser, seit vielen Jahren Frauenseminare in der Familienberatungsstelle Lilith leitet und auch privat wertvolle Frauenarbeit leistet, bin ich quasi in dieses Thema hineingewachsen und schon seit jungen Jahren aktiv dabei.

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno.
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Questa settimana con Kamala Harris

Kamala Devi Harris è una politica ed ex procuratrice statunitense, 49ª vicepresidente degli Stati Uniti d’America dal 20 gennaio 2021.

Nata a Oakland da madre indiana, immigrata da Chennai, e da padre di origine giamaicana, Kamala Harris studia alla Università Howard e all’Hastings College of the Law di San Francisco. Dopo gli studi, lavora come vice procuratrice distrettuale della Contea di Alameda dal 1990 al 1998. Dopo aver lavorato per due anni presso quell’ufficio, nel 2003 è eletta procuratrice distrettuale di San Francisco, sconfiggendo il procuratore in carica Terence Hallinan. Rieletta nel 2007, resta in carica fino al 2011. Nel 2010 viene eletta procuratrice generale della California e rieletta ancora nel 2014.

Nel 2024 è la candidata del Partito Democratico per le elezioni presidenziali del 2024, avendo vinto le primarie dell’agosto 2024, diventando la prima donna asioamericana, la seconda persona afroamericana (dopo Barack Obama nel 2008) e la seconda donna in assoluto (dopo Hillary Clinton nel 2016) a correre per la presidenza in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti politici.

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Die neue Fotoreise von Paola Marcello – Il nuovo viaggio Fotografico di Paola Marcello

Wann immer eine Frau für sich selbst kämpft,
kämpft sie für alle Frauen.

Ogni volta che una donna lotta per se stessa,
lotta per tutte le donne.

Maya Angelou

Am Freitag, dem 20. September, um 19:00 Uhr wird im Frauenmuseum Meran die Fotoausstellung “FRAUEN IN ASIEN” von Paola Marcello eröffnet.

Das Frauenmuseum Meran zeigt in Zusammenarbeit mit dem Verein Passirio Meran und der Stadtgemeinde Meran eine Sonderausstellung mit einer Auswahl von Fotografien, mit Fine-Art-Technik gedruckt , die während einer langen Reise der Autorin PAOLA MARCELLO durch sieben asiatische Länder (Thailand, Nepal, Indien, Pakistan, Usbekistan, Tadschiki­stan, Iran) entstanden sind und sich mit der Lebensrealität dieser Frauen befassen.

Wie die Autorin in ihrem Katalogtext schreibt (der in der Ausstellung verfügbar sein wird):
“Die Protagonistinnen dieser Begegnungen waren Frauen jeden Alters und aus den un­terschiedlichsten sozialen, religiösen und kulturellen Kontexten.
 Sie empfingen mich mit Großzügigkeit, Höflichkeit und Herzens-güte – Qualitäten, die in entwickelten Ländern oft verloren gegangen zu sein scheinen. Sie teilten ihre Lebens und Gemeinschaftserfahrungen mit mir.
Ich begegnete Frauen, Hüterinnen alter Traditionen und Wissens, Schamanin­nen, Revolutionärinnen, Innovatorinnen und Unternehmerinnen. Frauen, die sich dem Knüpfen und Aufrechterhalten von Beziehungen widmen, mutig sind. Hoff­nungsträgerinnen, unermüdlich und po­sitiv. Frauen, die das Fundament von Gesellschaft und Familie bilden. Frauen, die sich um die Erde kümmern wie Mütter, sie bewirtschaften und daraus Nahrung für ihre Familien und Tiere gewinnen. Frauen, die in den oft prekären ländlichen Wirtschaften unverzichtbar sind.

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Einen Artikel über Ingrid Loschek zu schreiben, ist gar nicht so einfach – nicht, weil es nichts zu schreiben gäbe, sondern vielmehr, weil ihr Schaffen so umfangreich war und nicht in wenigen Sätzen erzählt werden kann.

Außerdem ist die Kostümhistorikerin, Modetheoretikerin und Professorin wohl den wenigsten bekannt und das ist schade: Ihr Anliegen, Mode erklärbar und einem breiten Publikum zugänglich zu machen, findet bis heute in modeaffinen Kreisen Zuspruch, sehr selten aber darüber hinaus.

In Wien am 9. Februar 1950 geboren, studierte Loschek in Wien, London und Manchester Theaterwissenschaften, sowie Kostüm- und Kunstgeschichte. Ab 1995 lehrte sie an der Hochschule für Gestaltung, Technik und Wirtschaft in Pforzheim Modegeschichte und Modetheorie. Als Gastprofessorin war sie u. A. an der Harvard University und an der Japan Women´s University tätig. In zahlreichen internationalen Vorträgen über Vergangenheit, Gegenwart und Zukunft der Mode versuchte Ingrid Loschek, Mode den Menschen näher zu bringen, über das „Modische“ hinaus.

1998 wurde ihr der Modeinitiativpreis der Kulturfördergemeinschaft der Europäischen Wirtschaft in Krakau verliehen. In der Laudatio hieß es u. A.: „Sie hat Mode- und Kostümgeschichte als wissenschaftliche Disziplin überhaupt erst etabliert.“ Und genau dieser Satz erklärt, worum es Ingrid Loschek ging und was ihre Arbeit ausgemacht hat.

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno, scelte dalla nostra nuova mostra “Le donne ci sono!”
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Per questa settimana abbiamo scelto Lidia Menapace.

Lidia Menapace, staffetta partigiana, nome di battaglia Bruna. Nasconde degli esplosivi sotto i vestiti; consegna mappe infilate tra le pagine delle opere di Cicerone e porta le medicine in bicicletta ai partigiani feriti nascosti sulle montagne…

Vi abbiamo incuriositi? Se volete saperne di piú venite a trovarci!

 

 

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Wir schreiben das Jahr 1929, zwanzig Pilotinnen starten zum weltweit ersten Luftrennen für Frauen. Abwertend als Puderquastenrennen („Powder Puff Derby“) bezeichnet, nehmen es die tollkühnen Frauen auf sich, mit ihren teilweise extrem unzuverlässigen Maschinen von Los Angeles nach Cleveland zu fliegen und sich dabei vielerlei Gefahren – Überquerung der Rocky Mountains, Überfliegen von unwirtlichen Wüsten und Landen auf behelfsmäßigen Flugplätzen – auszusetzen.

Als einzige Nicht-Amerikanerin nimmt die Deutsche Thea Rasche teil und gehört zu den vierzehn Pilotinnen, die das Rennen zu Ende bringen.

Dabei war es nicht absehbar, dass Thea Rasche jemals ein Flugzeug lenken würde: Nachdem ihr Vater vergeblich versucht, sie zu verheiraten – Theas Brüder waren im Ersten Weltkrieg gefallen und der Vater, ein Brauereibesitzer, braucht einen männlichen Erben – kann sich die junge Frau schließlich durchsetzen und macht 1925 nicht nur ihren Pilotenschein, sondern ist auch Deutschlands erste Frau mit Kunstfluglizenz.

Zwei Jahre später reist Thea Rasche in die USA und begeistert die Amerikaner mit ihren Flugkünsten: Sie kann sich bei verschiedenen Bewerben gegen die männliche Konkurrenz durchsetzen und jeder will „The Flying Fräulein“ sehen.

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“Und der Himmel verhieß heuer eine gute Ernte, ließ die Mandelbäume und Pfirsichsträucher im Talgrund in üppiger Blüte prangen; und dieser, eingesäumt von zwei weißen Hügelketten, mit den blaudunstigen Bergen fern im Westen und dem schimmernden Meer im Osten, war wie eingebettet in grüne und blaue Schleier, darunter der Fluss seine einschläfernde Weise murmelte.”
(aus: „Canne al vento“, Übersetzung 1930)

Grazia Maria Cosima Damiana Deledda, eine sardische Schriftstellerin, zeichnet sich durch ihre beeindruckenden Naturbeschreibungen aus. Das Zitat stammt aus ihrem Roman “Canne al vento” (1913), welcher als ihr Lieblingsroman gilt.

Deledda ist bekannt für ihre Geschichten über menschliche Schicksale aus Nuoro, einer kleinen Stadt am Fuße des Monte Ortobene und der wilden Barbagia, einer unwirtlichen Bergregion mit rauem Klima, unzugänglichen Dörfern und stolzen Bewohnern.

Sie wurde am 27. September 1871 in Nuoro als fünftes von sieben Kindern geboren. Ihr Vater, ein angesehener Kaufmann und Dichter, war Bürgermeister der Stadt und handelte mit Kork, Kohle und Käse. Deleddas Mutter war Analphabetin und widmete sich der großen Familie. Ihr ruhiges und fast rätselhaftes Wesen wird in ihrem autobiografischen Roman “Cosima” beschrieben.

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat, aus unser neuen Sonderausstellung “Die Frauen sind da!”, wollen wir euch das erleichtern.

Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

Diese Woche mit Ada Lovelace.

Geboren als Augusta Ada Byron, Gräfin von Lovelace, am 10. Dezember 1815, ist sie das einzige ehelich geborene Kind des berühmten Dichters Lord George Gordon Byron. Auf Drängen ihrer Mutter erhält Ada eine außergewöhnliche Ausbildung mit privaten Lehrern für Mathematik und Naturwissenschaften…

Neugierig geworden? komm uns besuchen!

 

 

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Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!
Diese Woche mit Martha Gellhorn.
Martha Ellis Gellhorn wird am 8. November 1908 in Saint Louis, Missouri, in eine jüdische Familie geboren. Im Jahr 1936 lernt sie während eines Familienurlaubs in Florida ihren zukünftigen Ehemann kennen: Ernest Hemingway…

Neugierig geworden? Komm uns besuchen!

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno, scelte dalla nostra nuova mostra “Le donne ci sono!”
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Per questa settimana abbiamo scelto Laura Bassi.

Laura Maria Caterina Bassi nasce a Bologna il 29 ottobre 1711.
Fin da bambina mostra una spiccata versatilità nell’apprendere diverse materie: biologia, matematica, logica, filosofia, latino, greco e francese. Il 20 Marzo 1732 sedici membri dell’assemblea dell’Accademia delle Scienze votano per la sua ammissione come membro onorario, rendendola così celebre in tutta Europa…

Se volete saperne di piú venite a trovarci!

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