Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
Frauenmuseum | Museo delle donne

Storie su aborto e sessualità – La storia di Anna

0

Statisticamente, una donna abortisce in media una volta nella propria vita. Ciò significa che l’aborto è un’esperienza femminile comune. Tuttavia, le esperienze personali di aborto sono raramente raccontate. Il Museo delle Donne della Norvegia ha collezionato storie personali di donne e di alcuni uomini da tutto il mondo nella mostra internazionale online „SHHH! Storie di aborto e sessualità“. Qui vogliamo presentarvi in una serie di tre articoli le tre storie dall’Italia e invitarvi a visitare la mostra virtuale: Startpage – Shhh (shhh-stories.com).

 

Anna

Anna viene dall’Italia. All’età di 21 anni ha abortito. Anni dopo, e dopo aver dato alla luce due bambini, ha avuto un secondo aborto. Questa è la sua storia.

© Women’s Museum Norway

La storia di Anna

Ero fidanzata da cinque anni quando rimasi incinta, era il 1967. Avevo 21 anni. Non lo dissi ai miei genitori perché il sesso prima del matrimonio era proibito. Eravamo una famiglia molto conosciuta e non osai dire nulla.

L’avevo già detto al mio ragazzo. Lasciò a me la decisione e il modo di affrontare la cosa. In quel periodo il mio ragazzo studiava in un’altra città e mi disse che doveva sostenere un esame. Ancora oggi non so se avesse davvero questo esame o se fosse una scusa. Andai a casa di sua madre e le dissi della mia gravidanza. Voleva che abortissi. Mi diede i soldi e l’indirizzo di un buon medico.

Il medico mi mandò da un’ostetrica. Nel suo bagno aveva una tavola per le tagliatelle – sapete quelle tavole che si usavano per coprire il piano dei fornelli – che mise di traverso sulla vasca da bagno, e io dovetti sdraiarmici sopra. Mi inserì un ago da maglia per indurre l’aborto. Non capivo cosa stesse succedendo, perché né il medico né l’ostetrica mi avevano spiegato nulla. All’inizio ero sorpresa, dopo ero arrabbiata, perché non mi aveva affatto spiegato nulla. Se avessi saputo come avrebbe fatto, forse non sarei andata fino in fondo. La verità è che quando ho visto quell’ago da maglia mi sono spaventata, ed ero troppo scioccata per reagire.

L’ostetrica mi rassicurò che non mi avrebbe fatto male e che sarebbe finita in un minuto. Poi mi mandò a casa dicendomi di stendermi per un po‘. Dopo di allora non ho alcun ricordo, solo che rimasi seduta sul water per tre giorni con un dolore insopportabile.

Mi sentivo così infelice dopo l’aborto. Dissi ai miei genitori, con cui vivevo ancora all’epoca, che avevo gravi problemi mestruali. Dato che avevo sempre avuto mestruazioni dolorose, mi credettero; passavo sempre un giorno o due in preda ai dolori. Questa volta stetti male per tre giorni, ma non se ne sono accorsero. Non ci furono altre complicazioni e potei continuare la mia vita.

La seconda volta che abortii, trovai un medico esperto con un’infermiera come assistente; che mi fecero un’anestesia. Questa volta c’era anche mio marito, ma era come se non ci fosse. Tutto andò bene, ma nemmeno questa volta ebbi il sostegno dei genitori o di altri.

Oggi la vedo così: con la mia forza di oggi non farei una cosa del genere, ma all’epoca non vedevo vie d’uscita. Ero molto debole e sola. Se avessi ricevuto aiuto, sicuramente le cose sarebbero andate diversamente.

Mi ci è voluto molto tempo per elaborare questi aborti. Solo molti anni dopo, ho iniziato a convivere con il mio dolore e a onorare i bambini che non ho potuto far nascere, in modo che avessero un posto nella mia vita. Quando sono cresciuti, l’ho raccontato ai miei figli.

 

Il 22 ottobre 2022 si è svolta a Merano la conferenza „Diritto all’aborto – dobbiamo parlarne“ con l’obiettivo di favorire uno scambio congiunto tra il pubblico e i diversi professionisti. La conferenza ha riscosso grande interesse, ha avanzato proposte concrete per migliorare la situazione attuale ed è stato espresso il desiderio di organizzare eventi successivi su questo tema. Qui potete trovare informazioni sui risultati della conferenza: Resoconto conferenza sul diritto all´aborto (ichfrau.com)

 

Leave A Reply