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Il bello che piace – Antropologia del corpo in 10 oggetti

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Giovedì 18 gennaio, Cristina Cassese sarà ospite con il suo nuovo libro “Il bello che piace – Antropologia del corpo in 10 oggetti” edito da Enrico Damiani Editore, nelle sale del Museo delle Donne. Un’opera che esplora la storia antropologica delle donne attraverso un affascinante percorso guidato dagli oggetti.

La storia delle donne nel nostro museo è narrata principalmente attraverso gli oggetti, un DNA che si manifesta nelle nostre vetrine ricche di testimonianze quotidiane. Raccogliamo e esponiamo oggetti che raccontano le storie delle donne nel tempo, riflettendo sia la dimensione privata che quella pubblica della loro esistenza. Attraverso di essi, possiamo comprendere i ruoli assegnati e le aspettative della società, nonché le lotte affrontate, le conquiste dei diritti e i diritti negati.

Il nostro percorso attraversa quasi 250 anni di storia, approfondendo i meccanismi culturali e sociali che hanno plasmato la vita delle donne. Da ideali di bellezza liberamente creativi a quelli trasgressivi e portatori di nuovi paradigmi, fino a quelli che si sono rivelati costrittivi e tossici.

“Il bello che piace – Antropologia del corpo in 10 oggetti” di Cristina Cassese rappresenta per il Museo delle Donne un prezioso e innovativo approfondimento dei temi che ci stanno più a cuore. La scrittura antropologica è un processo in continua evoluzione. Ha una forma caleidoscopica che cresce grazie ai diversi punti di vista, ai nuovi linguaggi e alle prospettive che la compongono.

Durante l’evento, Cristina Cassese ci guiderà attraverso il suo libro, un saggio per scoprire i molteplici significati delle pratiche di cura del corpo attraverso dieci oggetti d’uso quotidiano.

“Il corpo che abitiamo è una pagina bianca, una sorta di tabula rasa, su cui ciascuno di noi scrive il suo diario ‘visibile’, disegnando l’immagine di sé che vuole dare agli altri. Lungo un percorso fatto di oggetti, Cristina Cassese ci accompagna alla scoperta di come costruiamo la nostra idea di bellezza, il più delle volte seguendo i dettami della nostra cultura, talvolta, invece, oltrepassandoli, uscendone nel nome di una concezione di sé e del proprio corpo. Bellezza non come dato naturale, dunque, ma come risultato di un processo, che cambia nel tempo e nello spazio, poiché cambiano le relazioni tra gli individui.” – Marco Aime

“Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace” è un proverbio che conosciamo tutti e che spesso usiamo per giustificare i nostri gusti individuali. Ma “ciò che piace” non è così soggettivo, anzi, spesso corrisponde a uno o più modelli di conformità estetica definiti dalle società in cui viviamo.

Dall’abbigliamento alle acconciature, dalla depilazione al trucco, dall’igiene personale ai tatuaggi, ogni giorno costruiamo culturalmente il nostro corpo seguendo – o sfidando – un complesso sistema di valori talmente interiorizzato da sembrare naturale. L’antropologia del corpo si occupa di queste pratiche, dei loro significati e dei processi che ne determinano la nascita, la diffusione e persino l’estinzione.

Attraverso dieci oggetti d’uso quotidiano (specchio, spazzola, rasoio, lavatrice, profumo, rossetto, bilancia, tacchi, tatuaggio, carta igienica), Cristina Cassese analizza le tante declinazioni della bellezza in epoche e culture diverse, in un saggio rigoroso e appassionante che permette di scoprire cosa si nasconde dietro gesti e abitudini che diamo per scontati.

Cristina Cassese (Taranto, 1982), antropologa e formatrice, si occupa di rappresentazioni e stereotipi della contemporaneità, educazione alla relazione di genere, teorie e forme della narrazione. Collabora come consulente per enti pubblici e privati e scrive per periodici e riviste. È autrice e speaker del podcast Nomadismo Professionale.

 

Inoltre é possibile ascoltare un’intervista a Cristina Cassese sul libro “Il bello che piace” in streaming sul sito www.raialtoadige.rai.it sezione RADIO – LIVE , e nelle sezioni mediateca e podcast di “Spazio Rai Alto Adige al Podcast: http://www.raibz.rai.it/feed.php?id=102.

 

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