Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
Frauenmuseum | Museo delle donne

Tagged: storia della donna

Desidero far riemerge la storia delle donne del nostro territorio ancora in gran parte sommersa

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La donna del mese di febbraio è Alessandra Spada, insegnante, autrice e presidente dell’Archivio storico delle Donne di Bolzano. Da poco è uscito il suo ultimo libro „Conquistare le madri -Il ruolo delle donne nella politica educativa e assistenziale in Alto Adige durante il fascismo“, (Edition Raetia, 2019), che presenteremo a breve al Museo delle Donne.

Alessandra puoi presentarti alle lettrici del blog IchFrau/IoDonna?

Nella premessa avete in gran parte già indicato gli aspetti che mi caratterizzano e che hanno contraddistinto fino a oggi le mie varie attività professionali e di volontariato. Aggiungerei anche il mio impegno politico, svolto in passato nelle istituzioni e oggi a livello di associazionismo. Al di là dell’impegno pubblico, svolto sempre con grande passione e che mi coinvolge molto, mi piace molto leggere, andare a teatro e al cinema, passare del tempo con amiche e amici care/i. Da giovane amavo molto anche lo sport, con il passare degli anni sono diventata un po’ più pigra, ma non disdegno fare delle belle passeggiate nella natura e nuotare, soprattutto al mare.

Sei una persona che si è impegna tantissimo per l’Archivio storico delle Donne, da dove nasce la tua motivazione?

Il bello che piace – Antropologia del corpo in 10 oggetti

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Giovedì 18 gennaio, Cristina Cassese sarà ospite con il suo nuovo libro „Il bello che piace – Antropologia del corpo in 10 oggetti“ edito da Enrico Damiani Editore, nelle sale del Museo delle Donne. Un’opera che esplora la storia antropologica delle donne attraverso un affascinante percorso guidato dagli oggetti.

La storia delle donne nel nostro museo è narrata principalmente attraverso gli oggetti, un DNA che si manifesta nelle nostre vetrine ricche di testimonianze quotidiane. Raccogliamo e esponiamo oggetti che raccontano le storie delle donne nel tempo, riflettendo sia la dimensione privata che quella pubblica della loro esistenza. Attraverso di essi, possiamo comprendere i ruoli assegnati e le aspettative della società, nonché le lotte affrontate, le conquiste dei diritti e i diritti negati.

Il nostro percorso attraversa quasi 250 anni di storia, approfondendo i meccanismi culturali e sociali che hanno plasmato la vita delle donne. Da ideali di bellezza liberamente creativi a quelli trasgressivi e portatori di nuovi paradigmi, fino a quelli che si sono rivelati costrittivi e tossici.

Nascere in Montagna

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Il 22 marzo alle 18.00 ospiteremo presso il Museo delle Donne qui a Merano Rosanna Cavallini, artista e collezionista e fondatrice del Museo Casa Andriollo di Olle a Borgo Valsugana, dedicato ai Saperi femminili.

Rosanna terrà per il nostro pubblico una conferenza sulla storia e la cultura del nascere in montagna in Trentino, raccontando di esperienze, narrazioni, oggetti e rituali che hanno anche molte analogie con la nostra storia locale della gente di montagna.

Abbiamo chiesto a Rosanna Cavallini di raccontarci in anteprima come è nata e l’idea del suo progetto delle mostra Nascere in Montagna:

“Come nasce l’idea di una mostra?  Non saprei dire con certezza.
Nel mio caso solitamente nasce raccogliendo e osservando oggetti che mi emozionano.

Non nasce mai da un’idea astratta, ma dalla pura osservazione. Sono gli oggetti stessi che mi parlano e mi suggeriscono un percorso. In una sorta di dialogo raccontano la loro bellezza, la sapienza, mi indicano la strada per la soluzione alle domande che mi pongo. In questo modo apprendo una conoscenza che sento di dover condividere. Tenere solo per me tutto questo sarebbe una piccola crudeltà. Forse in fondo si tratta di un semplice gesto di generosità.