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Frauenmuseum | Museo delle donne

Donne in reti

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Il 9 settembre é la giornata delle amiche. Per celebrare l’occasione, oggi vorremmo presentarvi altre donne e amiche della nostra attuale mostra temporanea “Amicizie femminili – Dallo scambio emozionale alla rete relazionale”.

È da anni, decenni o secoli che l’organizzarsi in reti è una fonte di forza per le donne. Così è anche stato per Aletta Jacobs (1854-1929), una pioniera in molti aspetti:

  • è stata la prima donna laureata nei Paesi Bassi
  • come medica aprì nel 1882 la prima clinica per il controllo delle nascite
  • le sue esperienze sulla situazione precaria di molte pazienti la avvicinavano al movimento delle donne
  • nel 1894 grazie alla sua iniziativa, venne fondata l’Associazione olandese per il suffragio femminile, di cui fu a lungo presidente
Foto: Archiv Frauenmuseum, Meran

Nella lotta per il suffragio femminile, Aletta partecipò a molti congressi e vi incontrò altre donne notevoli come la giovane suffragista ungherese Rosika Schwimmer o l’americana Carrie Chapman Catt che sono diventate sue amiche.

Con entrambe Aletta intratteneva una fitta corrispondenza nella quale si mescolano privato e politico. Le donne si scambiavano su femminismo, desideri sessuali, l’interesse per le droghe, riflessioni sul lavoro minorile, la schiavitù ecc.

Le amiche condividevano la militanza nell’Associazione internazionale per il suffragio femminile, l’attivismo per i diritti femminili e le stesse posizioni femministe.

Con Carrie Aletta intraprese anche un viaggio per il mondo di sedici mesi finalizzato a promuovere il movimento suffragista nel mondo. Strada facendo diedero avvio nei vari paesi a nuove organizzazioni e attirarono nuove adepte verso l’associazione suffragista internazionale.

Tante donne attiviste non facevano distinzione tra impegno civile e loisir, tra amicizie e lotta femminista e coglievano i congressi, viaggi ecc. anche come occasione per farsi visita o viaggiare insieme.

La rete delle donne era la loro vita.

Foto: Archiv Frauenmuseum, Meran

Yvonne Rauter

 

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