Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
Frauenmuseum | Museo delle donne

Tagged: Centro antiviolenza

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Amelia Mary Earhart (* 24 luglio 1897 ad Atchison, Kansas; scomparsa il 2 luglio 1937 nell’Oceano Pacifico, dichiarata morta il 5 gennaio 1939) è stata una pioniera dell’aviazione e attivista per i diritti delle donne statunitense.

Nell’aprile del 1928 il capitano Hilton H. Railey le propone di essere la prima donna ad attraversare l’Atlantico e il 17 giugno, dopo diversi rinvii dovuti alle brutte condizioni del tempo, decollano con Amelia Earhart il pilota Stultz e il co-pilota e meccanico Gordon, a bordo di un Fokker F.VII, chiamato Friendship (amicizia). Sebbene Amelia sia relegata a poche funzioni, quando il team arriva in Galles ventuno ore dopo, gli onori sono quasi tutti per lei. Anche il Presidente Coolidge le invia con un cablogramma le sue personali congratulazioni.

L’8 aprile 1931, pilotando un autogiro Pitcairn PCA-2, stabilisce il record mondiale di altitudine, raggiungendo i 18 415 piedi (5 613 metri).

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Charlotte Bronté (1816-1855) è considerata una delle più grandi scrittrici britanniche. Charlotte Brontë iniziò a scrivere fin da bambina. Con il romanzo della governante “Jane Eyre” del 1847, raggiunse finalmente la sua grande svolta dopo anni di privazioni come governante. Rivelò la sua identità femminile e divenne una donna ricercata nei circoli letterari londinesi.

Foto: wikipedia/commons/Painted by Evert A. Duyckinck, based on a drawing by George Richmond, Public domain, via Wikimedia Commons

 

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

La citazione del lunedì è dedicata a Audre Lorde (1934 – 1992) scrittrice, poetessa e attivista americana. Una figura influente nel movimento femminista e nella lotta per i diritti civili. Lorde era apertamente lesbica e nera, e la sua opera è stata una potente voce per la giustizia sociale, la diversità e l’uguaglianza.

Le sue opere affrontano temi come la razza, il genere, la sessualità e la lotta contro l’oppressione. Tra le sue opere più note ci sono “Sister Outsider” e “The Cancer Journals”.

 

Foto: wikipedia/commons/Audre Lorde

 

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

La citazione del lunedì è dedicata a Emily Dickinson, tra le più famose poetesse americane, conosciuta per la sua poesia intensa e introspettiva. Emily visse in relativa reclusione e lasciò una vasta raccolta di opere, pubblicate postume, che esplorano temi profondi come la natura, la morte, l’amore e l’anima umana.

Le sue parole evocano l’idea che la vera libertà non si trovi solo nel lasciar andare, ma anche nel permettere a ciascuno di essere se stesso e se stessa senza la paura del giudizio e del limite imposto da altri. La libertà autentica implica il rispetto e l’accettazione della natura unica di ogni individuo.

 

Foto: wikipedia/commons/Emily Dickinson

 

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Sigrid Pisanu, operatrice presso il Centro Antiviolenza e la Casa delle donne di Merano dal 2001, è un’esperta di violenza di genere. In un recente articolo su Salto.bz, discute della delibera della Giunta provinciale che introduce il “Contributo di solidarietà per l’assistenza legale alle donne vittime di violenza e abusi”.

Pisanu affronta la violenza contro le donne come un fenomeno globale e complesso, spiegando che l’approccio attuale, basato su interventi d’emergenza e allontanamento, non considera appieno la complessità coinvolgente anche gli uomini. Pisanu sottolinea l’importanza di affrontare il tema correttamente, coinvolgendo gli uomini e promuovendo formazione, consapevolezza e un cambio culturale.

 

Foto: Nicholas Rizziero

 

Die Beratungsstelle “Donne contro la violenza – Frauen gegen Gewalt” feiert 30-jähriges Jubiläum

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Wir möchten auf die 30Jahrfeier der Beratungsstelle gegen Gewalt an Frauen als ein sicherer Ort für Frauen hinweisen und auch dem Team das sich dort engagiert für ihren Einsatz ein DANK aussprechen!

Seit dem 15. April 1993 führt der Verein “Donne contro la violenza – Frauen gegen Gewalt” mit Finanzierung der Bezirksgemeinschaft Burggrafenamt, den Frauenhausdienst in Meran.

Drei Jahrzehnte an Unterstützung, Begleitung, Stärkung von Frauen, die Gewalt erlebt haben, Frauen verschiedener Generationen und Herkunft, die ein Stück ihres Lebensweges geteilt haben. Sie feiern auch 30 Jahre an Initiativen zugunsten eines kulturellen Wandels hin zu einer gewaltfreien Kultur.

Die Beratungsstelle gegen Gewalt an Frauen stellt sich anhand der Geschichten von 8 Frauen vor, welche die Mitarbeiterinnen kennengelernt und unterstützt haben. Diese Geschichten können über Plakate, Audioaufzeichnungen und soziale Plattformen verfolgt werden.

Die Plakatkampagne

Die Kommunikationskampagne “Jetzt spreche ich” wird vom 30. Oktober bis zum 26. November an den Bushaltestellen in der Stadt Meran, im restlichen Burggrafenamt und im Vinschgau ausgehängt.

Vom 30. Oktober bis 5. November und vom 20. bis 26. November werden die Plakate auch im Einkaufszentrum in Algund zu sehen sein.

Die Kampagne geht auch auf YouTube, Facebook und Instagram weiter

Una breve storia delle donne: “Violenza di genere” e “Conflitto fra donne e sorellanza”

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Eccoci al nostro appuntamento bisettimanale con le puntate del programma Una breve storia delle donne di Sandra Passarello a cura di Alessandra Tortosa, ora su Rai Alto Adige come Podcast.
In ogni puntata vi sono voci autorevoli di esperte del territorio, accompagnate da brani di letteratura e musica, alcuni come testimonianza della storia del costume italiano, altri più attuali che mai.

Vi auguriamo una buona lettura e un buon ascolto!

PUNTATA 10

Violenza di genere

Puntata delicata questa numero 10, dedicata alla violenza di genere, che comincia proprio con un’intervista sul territorio, ad una delle operatrici del Centro antiviolenza GEA di Bolzano, per parlarci dei servizi che il centro offre a tutte le donne, che abbiano necessità di protezione e assistenza, per uscire dalla paura. “Io non ho paura di te” è anche il brano di Emma Marrone che segue. Non può mancare una lettura dalla raccolta “Ferite a morte” curato da Serena Dandini; la voce di Alessandra Limetti darà voce al brano letterario e quella della cantante messicana Silvana Estrada alla canzone “Si me matan” (se mi uccidono).
La violenza non è solo fisica, ma può essere anche psicologica e non meno violenta di quella sul corpo. Ce ne parla Francesca Pizzuti nel suo “Non capisco”, con un’analisi interessante dei meccanismi psicologici alla base della dipendenza autolesionista di una donna nei confronti di un uomo.
Ad alleggerire il tema un paio di canzoni degli anni sessanta dal Quartetto Cetra con “Però mi vuole bene” e dalla voce di Fred Buscaglione con “Teresa non sparare”. Anche la scrittrice Angeles Mastretta ci parla di questo tema attraverso la ribellione di zia Chila, racconto assai ironico, tratto dalla sua famosa raccolta “Donne dagli occhi grandi”. Sempre restando in tema psicologico la canzone “Gaslighter” del gruppo delle Dixie Chicks, ci racconta in musica il modo di operare una manipolazione psicologica su un’altra persona, definito appunto gaslighter.