Browsing: Frau & Vorbilder

#Kulturlust 0

Per la nostra rubrica #voglia di cultura vogliamo presentarvi libri e film che hanno come protagoniste le donne della nuova mostra del Museo delle Donne “Le Donne ci sono!”

La scelta dei testi e le recensioni sono a cura di un’appassionata lettrice e ricercatrice di storie, Francesca Ferragina, nonché co-curatrice della mostra e autrice del Podcast Storie di donne nella storia

Questa settimana vi presentiamo:

Le ragazze di Parigi

Pam Jenoff, Newton Compton Editori

Non fatevi ingannare dalla copertina, nella versione italiana, alquanto fuori tema e tempo storico. Questo bellissimo romanzo storico, scritto da Pam Jenoff é ispirato ad una storia vera accaduta nel periodo della Seconda guerra mondiale.

Con „Le Ragazze di Parigi“, entriamo in un’opera avvincente, ambientata ai tempi della Seconda guerra mondiale scoprendo le reali avventure di un gruppo di dodici ragazze, impegnate come spie nel famigerato “settore F” dello “Special Operation Executive” britannico.

Il viaggio con questo romanzo inizia a Manhattan nel 1946 dove la vita scorre senza tante preoccupazioni mentre l’Europa sta cercando di risollevarsi dalle sue macerie; conosciamo Grace Healy che alla Grand Central Station trova una valigia sotto una panchina con all’interno delle foto che ritraggono delle giovani donne in uniforme. Dietro ad ogni foto c’è un nome e la curiosità di Grace la porterà a seguire le tracce di quei volti e della proprietaria delle foto: Eleonor Trigg, capo di una rete di spie donna inviate nelle zone occupate in Europa come corrieri e operatrici radio.

Starke Frauen 0

Aller (Wochen-)Anfang ist schwer 😉. Mit einem guten Spruch oder Zitat, aus unserer neuen Sonderausstellung „Die Frauen sind da!“, wollen wir euch das erleichtern.
Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!
Diese Woche mit Christine de Pizan.
Geboren in Venedig als Cristina da Pizzano im Jahr 1365, zieht sie mit ihrer Familie nach Frankreich an den Hof von König Karl V. Dank ihres Vaters lernt sie lesen und schreiben und hat Zugang zur prestigeträchtigen Königlichen Bibliothek im Louvre…
Neugierig geworden? Komm uns im Frauenmuseum besuchen!
Starke Frauen 0

geboren am 17. September 1883 in Breslau
gestorben am 19. Juli 1968 in Murnau

deutsche Kunsthandwerkerin
140. Geburtstag am 17. September 2023

 

Die Tochter des Stadtkassenbuchhalters Robert Rogaske und der Näherin Christiane Simon wuchs in bescheidenen Verhältnissen auf. Nach dem Abitur nahm sie ab 1899 Schauspielunterricht und erhielt 1900 ein zweijähriges Engagement am Berliner Lessingtheater. Daneben spielte sie mit Erfolg auch in anderen deutschen Städten und gab Gastspiele in Warschau und Moskau. 1902 lernte sie den Berliner Bildhauer und Bühnenbildner Max Kruse kennen. Im selben Jahr wurde ihre Tochter Maria, genannt Mimerle, geboren.

Käthe Kruse und ihre Tochter Maria

Während Max Kruse weiterhin in Berlin arbeitete, zog Käthe Kruse, mittlerweile mit dem zweiten Kind schwanger, mit Mutter und Tochter in die Toskana und von dort wenig später in die lebensreformerische Gemeinschaft Monte Verità bei Ascona im Schweizer Kanton Tessin, um dort zu malen. In dieser Zeit, von 1904 bis 1909, stand sie mit Kruse in Briefkontakt und besuchte ihn gelegentlich. 1904 wünschte sich ihre ältere Tochter eine Puppe, und Käthe bat Max, eine aus Berlin mitzubringen. Kruse lehnte es jedoch ab, eine der damals im Handel erhältlichen Puppen zu kaufen, da sie ihm nicht gefielen und er sie als „kalt und steril“ empfand.

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Per la nostra rubrica #voglia di cultura vogliamo presentarvi libri e film che hanno come protagoniste le donne della nuova mostra del Museo delle Donne “Le Donne ci sono!”

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Questa settimana vi presentiamo

La Donna di Einstein

Si tratta di un romanzo scritto nel 2017 da Marie Benedict edito da PIEMME sulla figura di Mileva Marić.

Scopo del libro, svela l’autrice in un’intervista non è quello di «sminuire i contributi dati da Albert al genere umano e alla scienza, ma far conoscere l’umanità delle persone dietro quei contributi scientifici. La donna di Einstein si propone di narrare la storia di Mileva Marić, una donna brillante la cui luce è andata perduta nella gigantesca ombra gettata dal marito Albert Einstein». Il titolo originale del romanzo è infatti “The other Einstein” e ripercorre la vita di Mileva in cui la stessa protagonista è alla ricerca di una risposta: «Come ho fatto a smarrire la strada?»

Starke Frauen 0

Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno, scelte dalla nostra nuova mostra „Le donne ci sono!“
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Per questa settimana abbiamo scelto Michela Murgia, nata a Carabas, un paese della Sardegna, il 3 giugno 1972, Michela inizia la sua carriera di scrittrice grazie ad un racconto tragicomico di una giovane donna intrappolata nelle insidie ​​del lavoro precario: “Il mondo deve sapere”…

Se volete saperne di piú venite a trovarci!

Starke Frauen 0

Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat, aus unser neuen Sonderausstellung „Die Frauen sind da!“, wollen wir euch das erleichtern.

Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

Die Ausstellung stellt eine Reihe von Frauen vor, die in der Geschichte als Vorbilder dienen können, aber oft unterschätzt wurden. Ihre Bedeutung für die heutige Zeit ist in ihren Spuren zu finden. Starke, mutige und kreative Frauen haben die Welt um uns herum maßgeblich geprägt. Sie verdienen Anerkennung und Respekt für ihre Leistungen.

Diese Woche mit Mileva Marić.

Mileva Marić wird am 19. Dezember 1870 in Serbien geboren. Schon als Kind zeigt sie eine ungewöhnliche Intelligenz und eine besondere Neigung zur Mathematik und den Naturwissenschaften…

 

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Questa settimana vi presentiamo

“Come vento cucito alla terra” di Ilaria Tuti,

“Come vento cucito alla terra” è un meraviglioso, quanto potente romanzo di Ilaria Tuti edito da Longanesi.

Dire che ho amato questa storia è davvero poco. Unisce infatti guerra, femminismo, sofferenza, patriottismo, amore, fratellanza e sorellanza, ma soprattutto speranza.

La trama inizialmente si divide su due fronti, quello vissuto dalla dottoressa Cate (Caterina) Hill, medica chirurga nella Londra del 1914 dove alle donne non è permesso accedere all’esame di pratica medica; e a quello vissuto dal capitano Alexander Seymour, giovane rampollo di una famiglia altolocata londinese che troverà nella responsabilità verso i suoi compagni un cambiamento tanto nel corpo quanto nell’anima.

Le vite e le vicende dei due protagonisti si susseguono per poi incontrarsi, incrociarsi, alternarsi e infine ritrovarsi.

Biografien 0

Im Frauenmuseum ist eine Ausstellung unter dem Titel „Die Frauen sind da! – Le donne ci sono! sowie eine Ausstellung zu „Hildegard von Bingen – eine Visionärin“,  eine Leihgabe vom Frauenmuseum Bonn, zu sehen.

Frauen aus verschiedenen Epochen und Nationen werden vorgestellt, die maßgeblich zur geschichtlichen Entwicklung und zur Verwirklichung der Gleichberechtigung beigetragen und dabei auch den Lauf der Zeit verändert haben.

Durch ihr Handeln und ihr Engagement haben sie Grenzen für künftige Generationen erweitert und Barrieren abgebaut. Sie haben bewiesen, dass mutiger Widerstand, Forschergeist, soziales Engagement und die Verteidigung der Bildung grundlegende Elemente sind, um die Welt zu verändern, und sind damit Vorbilder für uns alle.

Wir wollen das historische Frauenleben mit dem Leben der Frauen in der Gegenwart verbinden. Das Wirken von Frauen in der Geschichte soll sichtbar gemacht und gewürdigt werden. Durch die frauengeschichtliche Sicht wird der traditionell männliche Blick relativiert und die ganze Geschichte bekommt ein anderes, ein umfassendes Gesicht.

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat wollen wir euch das erleichtern. Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

Mary Robinson (irisch: Máire Mhic Róibín, * 21. Mai 1944 in Ballina, Irland) ist eine unabhängige Politikerin und war Staatspräsidentin Irlands sowie UN-Hochkommissarin für Menschenrechte. Ihr politisches Wirken konzentriert sich primär auf die Klimagerechtigkeit.

Mary Robinson studierte Rechtswissenschaft. Mit 25 Jahren wurde sie Professorin für konstitutionelles Recht und Strafrecht am Trinity College in Dublin. Von 1969 bis 1989 war sie Abgeordnete des irischen Oberhauses. Nach ihrem Wahlsieg in der Präsidentenwahl vom 7. November 1990 war Mary Robinson, die der Labour Party angehört, von 1990 bis 1997 die erste Staatspräsidentin der Republik Irland sowie die erste Präsidentin, die nicht Mitglied oder unterstützt von Fianna Fáil war. Mit Mary McAleese folgte ihr wiederum eine Frau auf diesem Posten nach.

1997 wurde Robinson Hochkommissarin für Menschenrechte der Vereinten Nationen und übte dieses Amt bis September 2002 aus. Seit 2002 ist sie Ehrenpräsidentin der Entwicklungshilfsorganisation Oxfam. Im 2004 und 2005 eröffnete sie die Gegenveranstaltung Public Eye on Davos während des Weltwirtschaftsforums in Davos. Sie legitimierte dabei Widerstand auf der Straße, schließlich seien die Menschenrechte dort erkämpft worden. Genauso nötig für die UNO-Menschenrechtsnormen seien aber andere Instrumente wie das WEF, das sich jedoch fragen müsste, warum das auf Freiwilligkeit beruhende Global Compact seine Ziele nicht erreiche.

Frau & Vorbilder 0

Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Emily Jean Stone, detta Emma (Scottsdale, 6 novembre 1988), è un’attrice statunitense.
È vincitrice di due Premi Oscar, tre Golden Globe, due Premi BAFTA, tre Screen Actors Guild Awards, quattro Critics Choice Awards e di una Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.

 

Starke Frauen 0

Im Centro Vintola in Bozen wurde am 15. Mai der dritte Förderpreis in memoriam Agitu Ideo Gudeta verliehen. Die Initiativgruppe möchte mit dieser jährlichen Auszeichnung das Erbe von Agitu Ideo Gudeta lebendig halten. Der Förderpreis soll Frauen hervorheben, die in Südtirol und im Trentino als Pionierinnen einer zukunftsfähigen, multifunktionalen bäuerlichen Landwirtschaft agieren und als Innovatorinnen im ländlichen Raum wirken. Sie zeigen, dass Vielfalt, nicht Monokulturen, das Potenzial sowohl für Stabilität als auch für Wandel bietet, sei es auf betrieblicher oder gesellschaftlicher Ebene. Durch die Integration verschiedener Bereiche und die Schaffung neuer Kombinationen und Lösungen demonstrieren sie ihre landwirtschaftliche Arbeit.

Die Promotorinnen des Preises, Martina Schullian, Susanne Elsen, Alessandra Piccoli, Monika Gross und Marion Maier, haben in den letzten Monaten insgesamt 17 Bewerbungen gesichtet und beschlossen, den Förderpreis Agitu Ideo Gudeta 2024 – als Novum – ex aequo an die beiden unterschiedlichen Kandidatinnen Verena Kapaurer aus St. Pankraz in Ulten und Alexandra Zöggeler aus Tschengls im Vinschgau zu verleihen.

Verena Kapaurer hauchte dem aufgegebenen Linterhof ihrer Großeltern in St. Pankraz in Ulten im Jahr 2016 neues Leben ein. Dort betreibt sie eine Käserei mit 37 Krainer Steinschafen, einer seltenen Mehrnutzungssorte, die Fleisch, Wolle und Milch liefert. Zusammen mit ihrem Partner stellt sie Joghurt, Frischkäse, Blauschimmelkäse und Schnittkäse her, die ausschließlich lokal in Restaurants, Hotels und auf dem Bauernmarkt verkauft werden. Seit Dezember 2023 gibt es einen Catering- und Eventservice, und seit Herbst 2020 belebt der Bauernhofkindergarten „die Hofzwerge“ den Linterhof.

Donna & diritti 0

Unsere Frau des Monats ist Ulrike Egger. In ihrer Arbeit in der Gewerkschaft und als ehemalige Gleichstellungsrätin hat sie immer Frauen unterstützt und kämpft nun täglich für ihre Anliegen. Ihr Engagement gründet auf dem Gedanken der Solidarität.

Ulrike kannst du dich kurz vorstellen?

Mein Name ist Ulrike Egger. Ich bin im Vinschgau aufgewachsen und lebe seit vielen Jahren in Meran. Meine Eltern haben mir vermittelt, wie wichtig es ist, finanziell unabhängig zu sein, um ein selbstbestimmtes Leben führen zu können. Dafür bin ich ihnen sehr dankbar.

Du hast deine Arbeit seit vielen Jahren bei der Gewerkschaft. Ein großer Auftrag ist die soziale Gerechtigkeit, was dich sicher geprägt hat und du auch viel Kraft investierst.
Was motiviert dich dabei?

Der Grundgedanke dabei ist, dass wir nur gemeinsam stark sind. Diese Stärke brauchen wir, um zusammen für gute Arbeitsbedingungen zu kämpfen, für gute Bezahlung, für die Vereinbarkeit von Familie und Beruf. Und das motiviert mich gewerkschaftlich aktiv zu sein.

 

Du hast dich immer schon für die Anliegen der Frauen, sei es in deiner Arbeit wie auch im Ehrenamt engagiert. Die Beweggründe, Frauenanliegen ernst zu nehmen?

#ioDonna del mese 0

La donna del mese di maggio è Antonella Triburzi, professoressa di didattica della Storia e della Storia della Shoah presso la Libera Università di Bressanone, in questa intervista ci racconta da dove nasce la sua passione per la storia e per la storia delle donne, spesso dimenticate dalla ricerca e la scrittura, alle quale si dedica anche nel suo tempo libero.

Antonella da dove vieni e cosa ti ha portato in Alto Adige? Come ti trovi in questo territorio autonomo e bilingue?

Sono originaria di Roma e sono venuta in Alto Adige inizialmente per stare con Pietro (mio marito) ma poi mi sono innamorata anche della bellezza del luogo. Adesso vivo a Parcines, all’inizio della Val Venosta ma prima vivevamo a Merano. Mi trovo benissimo in entrambi i posti. Il territorio bilingue è stata una scoperta continua ed è ancora adesso molto affascinante. Io ho studiato germanistica all’università a Roma e l’Alto Adige ha sempre rappresentato un luogo (storico) di grande interesse per tutta l’eccezionalità della sua storia.

Ti conosciamo come una persona che si impegna tantissimo e mette il cuore nell’insegnamento e nello studio e la divulgazione della storia della Shoah.
Da dove nasce la motivazione di rendere visibile questa parte della storia alla quale ti dedichi già da tanti anni anche fuori dall’insegnamento?

Frau & Vorbilder 0

La Consigliera di parità e le studentesse della classe quarta del liceo Maria Hueber, hanno sviluppato un’iniziativa congiunta volta a promuovere le competenze ed i talenti femminili. È con piacere che condividiamo con voi il video frutto di questa iniziativa. Il video, pubblicato sotto gli hashtag #womenempowerment e #breakthebias, ha l’obiettivo di promuovere le competenze che ragazze e donne utilizzano nel contesto di studio e di lavoro e di cui sono orgogliose. Intendiamo cogliere questa giornata, vista spesso come una festa, come un’occasione per riflettere sull’importanza del riconoscimento e della valorizzazione delle competenze femminili, in vista di un’ottica di promozione della parità di genere. Vi invitiamo a condividere il nostro video, non solo durante questa giornata, ma anche in futuro. Ci auspichiamo che il messaggio possa raggiungere un vasto pubblico e possa essere un’occasione di riflessione.

 

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“Per il diritto all’aborto lotterò fino alla morte”

Quest’anno è la scrittrice francese Annie Ernaux a ricevere il rinnovato Premio Nobel per la letteratura. L’ottantaduenne riceve il premio “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui scopre le radici, le alienazioni e i limiti collettivi della memoria personale”. Annie Ernaux è considerata una delle più importanti scrittrici francesi contemporanee e la sua opera è di forte ispirazione autobiografica. Una donna che con la scrittura ha saputo raccontare la condizione femminile, dai diritti negati alle donne, fino al rapporto con il proprio corpo, la percezione delle convenzioni, la vergogna e l’aborto illegale.

“Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all’aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne“.

Una delle sue opere più recenti s´intitola „L’evento“. Il libro, quasi autobiografico, racconta i tentativi dell’autrice di abortire in un’epoca in cui l’aborto era ancora considerato immorale e criminale. Nel 1963 in Francia l’aborto era illegale, la parola stessa era un tabù e si rischiava la prigione. La protagonista, una studentessa 23enne però non vuole abbandonare gli studi universitari per diventare madre e quindi si vede costretta a affrontare un aborto clandestino in condizioni terribili. Dal libro è stato tratto il bellissimo film “La scelta di Anne”, vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia 2021.

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Andra Bianca Radulescu è una delle muse dell´agenzia l´Imperfetta, la prima agenzia di moda inclusiva in Italia che mira ad abbattere i pregiudizi e a superare i modelli di bellezza imposti dai media e dalla moda. Propone „muse imperfette“ che sanno trasformare le loro debolezze in veri e propri punti di forza. Sono donne che hanno qualcosa da dire, donne con passioni, donne autentiche, talentuose, aperte, intelligenti, testarde, donne con tatuaggi, piercing, curve, cellulite, smagliature, vitiligine, protesi, disabilità, teste rasate o volti insoliti. Non donne imperfette, non donne con difetti: ma donne che vogliono trasmettere messaggi positivi affinché le donne imparino a piacersi di nuovo, così come sono.

Venite a vedere alcune delle immagini fatte alle muse di I´mperfetta esposte nella nostra vetrina dedicate agli ospiti. Se poi qualcun* volesse unirsi alla comunità di muse imperfette e ispirare anche altre donne e ragazze a sentirsi belle nella propria pelle, basta scrivere a imperfettaproject@gmail.com.

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