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Una stanza tutta per sé

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Anche a Merano da subito, le donne vittime di violenza avranno “Una Stanza tutta per sé presso la Stazione dei Carabinieri Merano, grazie all’impegno del Club Soroptimist Merania, che hanno realizzato l’aula.

Con grande gioia la presidente del Club Soroptimist Merania dott.ssa Rita Chiaramonte ha salutato le autoritá e le associazioni che sono venute alla inaugurazione.

Presidente del Club Soroptimist Merania dott.ssa Rita Chiaramonte

Il progetto “La Stanza tutta per sé” ha lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’ordine. La stanza ha l’obiettivo di creare un ambiente protetto che aiuti la donna a un approccio meno traumatico con gli investigatori, che la faccia sentire accolta e ascoltata, che le faccia percepire l’attenzione che si ha per il suo grave problema.

Denunciare le violenze domestiche causate dal proprio partner è un diritto che le donne devono poter esercitare nelle migliori condizioni possibili. Aspettare a fare questo passo, davvero difficile, può essere addirittura fatale. Difficilmente l’uomo violento, se non viene allontanato o curato, smette naturalmente di fare del male. E chi gli sta accanto può affrontare, dopo una lunga serie di soprusi e abusi, esiti tragigci e definitivi.

Le forze dell’ordine non si stancheranno mai di invitare le donne a non aver paura a denunciare subito. Purtroppo spesso vengono frenate dal dover recarsi in stazoni di Polizia o dei Carabinieri dove non riescono a trovare la privacy e la tranquillità necessaria per compiere quel passo che potrebbe cambiare o salvare la loro esistenza.

Ma per le donne, soprattutto in questo caso, «Ci deve essere libertà e ci deve essere pace», come affermava la celebre scrittrice inglese Virginia Woolf (1882-1941) nel saggio A Room of One’s Own (“Una stanza tutta per sé”), pubblicato nel 1929 dove parlando della condizione femminile nei secoli invocava l’esigenza di uno “spazio” fisico e mentale di autonomia, immaginazione, protezione.

Non a caso si chiama proprio „Una stanza tutta per sè“ il progetto del Soroptimist International d’Italia realizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri di Roma. Il progetto partito due anni fa ha visto, fino ad ora, realizzate quasi 100 stanze e altre sono in fase di allestimento. Sito: www.soroptimist.it/unastanzatuttaperse/

“Una Stanza tutta per sé” presso la Stazione dei Carabinieri Merano

Auch in Meran wurde nach Bruneck das „Zimmer für sich allein“ eröffnet.

Mit großer Genugtuung und Freude begrüßte die Präsidentin des Club Soroptimist Merania, Frau Dr.in Rita Chiaramonte  die vielen Organisationen, Institutionen und geladenen Gäste, die zur Eröffnung „ein Zimmer für sich alleine gekommen waren.

Die Meraner Carabinieri-Station hat für dieses Projekt einen Raum bereitgestellt, der Frauen zugutekommen soll, die Opfer von Gewalt wurden. Es galt einen Raum in angenehmer Atmosphäre zu schaffen, in der Frauen über ihre traumatischen Erfahrungen von Misshandlungen, sexueller, körperlicher, psychischer Gewalt oder Stalking geschützt sprechen können,

Diese beruhigende Atmosphäre, die der Raum ausstrahlt, soll dem Opfer von Misshandlung, Stalking, Aggression und Vergewaltigung den schwierigen Moment, über die erlittene Qual zu sprechen, ein kleinwenig erleichtern.

Das Projekt „Ein Zimmer für sich allein“ entstand in Zusammenarbeit von Soroptimist Italia und dem Hauptkommando der Carabinieri in Rom. Es sieht vor, in den italienischen Carabinieri-Kasernen Räume bereitzustellen, die speziell Frauen vorbehalten bleiben, die Opfer von Gewalt geworden sind. 2015 wurde unter der Präsidentin von Soroptimist Italia, Leila Picco, das erste Zimmer in Turin realisiert. Heute gibt es italienweit fast 100 davon. Der Name ‚Ein Zimmer für sich allein‘ ist inspiriert vom gleichnamigen Essay der britischen Schriftstellerin Virginia Woolf, wo sie von einem Zimmer berichtet, in dem sie sich auf das Schreiben konzentrieren kann. Alle Frauen, so Woolf, sollten so einen autonomen, geschützten Raum haben, in dem sie im schlimmsten Fall über erlittene Gewalt berichten können.

Dieses Zimmer soll ein sicherer Ort sein, der den Zweck hat, Frauen in dem schwierigen Moment zu unterstützen, indem sie den mutigen Schritt wagen, die erlittene Gewalt anzuzeigen.

 

Sigrid Prader

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