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„Non sono una signorina“

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La nostra donna del mese ottobre: Valentina Stecchi

Comunicare ed esplorare il mondo tramite il disegno: Fin da piccola Valentina Stecchi amava disegnare. Oggi la disegnatrice grafica di Bolzano osserva e commenta vari temi con i suoi fumetti, fa live painitng ad eventi culturali, realizza mostre, comunica con le persone ed educa attraverso l’arte. Il disegno per lei é anche mezzo di sensibilizzazione come per esempio nel suo ultimo libro “Non sono una signorina”.

Valentina, hai frequentato il Liceo Artistico a Bolzano e hai studiato pittura presso l’Accademia di Belle Arti a Verona. Sapevi già allora che l’arte sarebbe stata la strada giusta per te?

Quando ho iniziato il mio percorso di studi l’unica cosa che sapevo era che amavo il disegno e che non potevo farne a meno. Era una cosa che non mi stufava mai e della quale sentivo continuamente il bisogno. Quando ho cominciato la scuola avevo tanto da imparare e anche adesso mi accorgo ogni giorno di quante cose voglio sperimentare e approfondire. Ho sempre rincorso questo sogno del disegno, dell’arte come mezzo di comunicazione come un luogo, dove ci si può incontrare, conoscere, giocare e divertire. Non sapevo che professione avrei fatto, ma ero molto determinata a non mollare.

Come hai trovato accesso all’arte?

Non c’è stato un momento preciso in cui ho trovato una porta aperta, direi piuttosto che sono state tante porte, tanti incontri a farmi innamorare dell’arte. Da bambina coloravo moltissimo, disegnavo e mi piaceva molto “pastrocciare” con carta, colla, colori e pasta di sale. Crescendo ho imparato che con il disegno e la pittura riuscivo ad esprimere pienamente le mie emozioni: erano come un codice segreto che, anche se liberamente interpretabile da tutti, rimaneva sempre profondamente legato a me. Ho incontrato l’arte in modo spontaneo, come se fosse sempre stata parte di me.

Valentina Stecchi, foto: Samira Mosca
Attualmente lavori come disegnatrice grafica. Cosa significa? Di che cosa ti occupi nel tuo lavoro di tutti i giorni?

Attualmente svolgo moltissime attività differenti che rendono il mio lavoro molto dinamico, creativo e stimolante. Per farla breve uso il disegno come mezzo di comunicazione universale. Mi occupo di illustrazione e fumetto, realizzo delle vignette umoristiche per il quotidiano Alto Adige e per il quindicinale QuiBolzano ma creo molte immagini anche per progetti grafici e cerco di usare il disegno come mezzo di sensibilizzazione su tematiche a me care. Realizzo dipinti su tela e illustrazioni, partecipo ad eventi culturali, realizzando live painting e espongo i miei lavori in mostre collettive e personali. Insegno ritratto, fumetto e illustrazione sia nelle scuole che presso Upad- Palladio a Bolzano e lavoro come grafica e illustratrice collaborando con enti e associazioni del territorio.

Oltre al tuo lavoro come libera professionista, lavori anche con varie istituzioni e organizzazioni. Cosa ci racconti a riguardo?

Oltre a queste attività come libera professionista, lavoro anche con l’Associazione La Strada-Der Weg ONLUS dove utilizzo l’arte come veicolo educativo, collaboro e organizzo eventi culturali insieme al progetto COOLtour e sono sempre a contatto con i giovani. Grazie a questa collaborazione sono diventata sempre più consapevole di quanta ricchezza ci sia nell’incontro: conoscere storie, persone e collaborare insieme, aprono la mente e ci insegna moltissimo anche su noi stessi. Preferisco di gran lunga disegnare tra le persone e condividere esperienze, piuttosto che stare ricurva su un tavolino, matita e foglio alla mano, illuminata da una lampadina.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Semplicemente lo trovo molto divertente, non mi stanca mai. Ogni giorno è diverso, ci sono sempre nuove sfide che fanno nascere nuove idee. Un lavoro dinamico che mette a volte in crisi permette di crescere e imparare sempre qualcosa di nuovo.

Hai già pubblicato due fumetti (due autoproduzioni), l’ultimo ha il bellissimo titolo „Non sono una signorina“. Come ti è venuto in mente questo argomento?

“Non sono una signorina” è una raccolta di fumetti e vignette che ho pubblicato a maggio che tratta le tematiche di genere. E’ un fumetto che in modo divertente vuole smontare gli stereotipi nei quali ci imbattiamo tutti i giorni. Ho scelto di trattare questo argomento perché credo profondamente nella libertà di espressione: ogni individuo ha il diritto di essere se stesso, donna o uomo che sia.

E’ sicuramente una tematica molto attuale e fonte inesauribile di ispirazione.

Quali altri argomenti tratti nei tuoi disegni?

Mi piace trattare sia temi leggeri che d’attualità. Mi piace usare il fumetto come strumento per raccontare la vita e ridere su quanto possa rivelarsi grottesca. Parlo di amore, di amicizia, del mio lavoro ma affronto anche tematiche sociali. Ho realizzato vignette e illustrazioni che trattavano temi come la mafia, la salute mentale, l’immigrazione, le mine antiuomo, il clima, l’incontro generazionale ecc.. Insomma mi piace spaziare.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ne ho moltissimi e ben confusi. Il prossimo anno mi piacerebbe realizzare un altro libro ma non ho ancora scelto la tematica. Ho usato l’estate per accumulare tante idee e passerò l’inverno a riorganizzale. Ho tanto materiale e molta energia, per l’organizzazione però ho ancora bisogno di un po’ di tempo.

Dove si possono seguire i tuoi lavori e le tue attività?

Sia su Facebook che su Instagram dove ho una pagina dal nome Vita da Vignetta o sul blog dal nome valentinastecchi.wordpress.com

Valentina Stecchi, foto: Samira Mosca
Quale saggezza della vita hai acquisito nell’ultimo anno?

Ho imparato che tutti gli sforzi con il tempo vengono ripagati ma che alle volte bisogna anche fermarsi e prendere fiato e trovare il giusto equilibrio.

Chi ammiri?

Moltissime persone, non vorrei fare un elenco di nomi perchè sarebbe molto limitante. Ammiro chi sa ascoltare e chi riesce a vedere al di la del proprio naso e della propria sfera personale, ammiro chi porta avanti le proprie idee con determinazione e rispetto e le persone oneste che rimangono coerenti a se stesse e ai propri valori.

Cos’è per te il successo?

Il successo è andare a dormire la sera e sentirsi contenti di quello che si è fatto per sè e per gli altri.

Il tuo motto?

Cerca di fare ogni giorno qualcosa che renda il posto in cui vivi un posto migliore.

Valentina Stecchi, foto: Samira Mosca

 

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