Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
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„Nella vita nulla è impossibile, e a qualsiasi età“

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Questo mese vi presentiamo due donne del mese.

Le abbiamo incontrate nei mesi scorsi durante la preparazione di un nostro progetto sul tema del pane, la migrazione e la tradizione che ci accompagnerà il prossimo autunno.

Si tratta di Natalia Gubina e Victoria Smirnova, due donne ucraine, arrivate in Alto Adige poco dopo lo scoppio della guerra nel loro paese che ora abitano a Lana assieme ad uno gruppo di persone rifugiate come loro.

Sono due donne che nel loro paese avevano una vita stabile con una solida professione qualificata, con tanti anni di studio alle spalle, e che ora in queste loro righe ci raccontano la loro storia, il ieri e l’oggi.

Del loro domani abbiamo cercato di parlare solo con molto tatto, con domande aperte, perché i progetti per il futuro e i sogni sono incerti quando si è in balia, come nel loro caso della politica mondiale.

In una visione di società inclusiva e in continua trasformazione, è prezioso raccogliere e dare spazio alle storie delle persone che vivono con noi il nostro tempo. Non è scontato trovare persone disponibili a raccontarsi, soprattutto se non hanno già un ruolo pubblico, ma è questo che ci affascina delle loro storie, quindi ringraziamo per la disponibilità Natalia e Victoria.

Rassegna: Libri migranti – Perché studio l’arabo?

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La rassegna „libri migranti“ nasce per avvicinare gli e le amanti della lettura, ma non solo a nuove storie, narrazioni, cronistorie sui temi della migrazione e dell’inclusione principalmente nel nostro paese.
Si tratta di voci di protagonisti, di storie autobiografiche, oppure di storie romanzate su vicende veramente accadute. Alle serate saranno nostri ospiti gli autori e le autrici dei libri.

Questa volta la nostra ospite è Claudia Raudha Tröbinger. La sudtirolese di madrelingue tedesca ha vissuto per motivi di studio per qualche anno nell’area di lingua araba con l’intenzione di mettervi radici. Non è andata esattamente come avrebbe voluto, abbiamo a che fare con un progetto di migrazione interrotto, fallito. Il libro di cui ci occupiamo e ciò che ci ha portato dal suo periodo in Tunisia: Perché studio l’arabo? Ottantanove risposte; Retina Editore. Non parla del suo insuccesso, ma è, in un certo senso, il risultato di questo e raccoglie le sue tante risposte alla domanda contenuta nel titolo. È un testo bilingue, it/ar, che si rivolge sia a „quelli di qua“ che a „quelli di là“ senza dimenticare quelli che stanno in mezzo, che si sentono a casa in più luoghi.

In lingua italiana con elementi arabi!