Sara Casagrande è una biologa bolzanina che ha studiato l´impatto degli impianti sciistici sulla flora e fauna locale. Ora si occupa di microbiologia alimentare presso il Noi Techpark. La sua esperienza l´ha portata a capire quanto sia importante oggigiorno rimanere flessibile e adattabile per fare strada nel mercato lavorativo.
- Che cosa volevi diventare da piccola e come mai hai scelto biologia alla fine?
Da piccola alternavo momenti in cui volevo fare la veterinaria e la ballerina, alle elementari giocavo persino con l´idea di fare la scrittrice. Ho scelto di studiare presso il liceo classico linguistico, visto che ero convinta di essere portata solo per le materie umanistiche. In quinta superiore poi ho capito che quello che m’interessava davvero era capire come funzioniamo noi esseri viventi e come interagiamo tra di noi e così ho studiato biologia.
- Quali sono gli sbocchi possibili grazie alla tua formazione?
Con la mia formazione si hanno molte porte aperte, basta sapersi reinventare. Gli ambiti di ricerca sono molteplici, esistono buone possibilità sia nel campo accademico pubblico, così come nel settore di ricerca e sviluppo privata. Altre mie colleghe e colleghi lavorano nella divulgazione scientifica. Direi che i requisiti fondamentali per fare strada in questo campo sono: la capacità di risolvere problemi, la precisione nella raccolta dati, il saper comunicare bene i tuoi risultati e se possibile fare esperienze all´estero per conoscere diversi metodi di approccio scientifico.