Nell’ epoca dei selfie e di Photoshop la manipolazione digitale e le false rappresentazioni sono oggi divenute la norma.
La frustrazione dei falsi miti della perfezione
Gran parte delle campagne pubblicitarie attraverso un utilizzo sfrenato di software come Photoshop adeguano la donna a canoni di bellezza statici, irraggiungibili, irreali. Una sofisticata forma di manipolazione di massa che continua a portare nel pubblico femminile e in grande aumento anche in quello maschile, un disagio del proprio essere “reale”, del proprio successo posta in stretta correlazione alla propria immagine.
Mediante l’importanza del Marketing sui social media (canale privilegiato per la comunicazione) veniamo “bombardati” di continuo tutto il giorno, da immagini, le quali, senza neanche farcene accorgere, condizionano il nostro modo di essere e comportarci. Alimentando in questo modo il riproporsi di modelli idealizzati dove non traspare nulla di personale. Evocando concetti di “bellezza”omologata, frequenti nell’ immaginario comune di una società globalizzata come la nostra, dove spesso e volentieri, tutto si riduce a curare solo ciò che appare agli altri, dimenticandosi della propria individualità.→