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Das Schweigen brechen: Missbrauch in Südtirol | Rompere il silenzio: abuso in Alto Adige

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“Missbrauch in Südtirol bekämpfen & Kinder und Jugendliche besser schützen” lautet die Petition, die vor einigen Tagen auf Landesebene von Judith Hafner vom Netzwerk La Rëi” und Veronika Oberbichler, Autorin des Buches Wir brechen das Schweigen”, vorgestellt wurde. Bis heute haben sich mehr als 23 Vereine aus der Region angeschlossen.

“Affrontare l’abuso in Alto Adige & proteggere meglio bambini e ragazzi” é la petizione presentata da pochi giorni a livello provinciale promossa da Judith Hafner de “La Rete Das Netzwerk La Rëi” e Veronika Oberbichler, autrice del libro “Wir brechen das Schweigen. Fino ad ora vi hanno aderito oltre 23 associazioni del territorio.

Worum geht es?

Im Südtiroler Landtag wurde im Mai 2022 ein Beschlussantrag eingebracht, der die Errichtung einer landesweiten weisungsfreien Ombudsstelle mit einem Beauftragen/einer Beauftragten für Fragen des sexuellen Missbrauchs vorsieht. Außerdem soll in Südtirol eine wissenschaftliche Kommission zur Untersuchung und Aufarbeitung von sexuellem Missbrauch eingesetzt werden. Derzeit ist zwar eine Arbeitsgruppe dabei, konkrete Vorschläge für die Umsetzung zu erarbeiten. Doch es geht nur langsam voran. Zunehmend mehr Organisationen und Privatpersonen schließen sich deshalb einer aus Südtirols Zivilgesellschaft herauswachsenden Plattform an, die die Petition und deren Inhalte forciert.

Die Petition unterstützt das Landtags-Vorhaben ausdrücklich. Auch wir als Frauenmuseum Meran tragen die Inhalte mit. Jede Unterschrift trägt dazu bei, dass der Beschlussantrag vollumfänglich, nachhaltig und entschieden umgesetzt wird und die Themen sexualisierte Gewalt und sexueller Missbrauch in Südtirol mit den nötigen Ressourcen angegangen werden.

Unterschriften werden auch im Frauenmuseum bis 14. Juni gesammelt und danach den politisch Verantwortlichen übergeben.

Weitere Informationen finden Sie unter diesem Link.

Die Petition bleibt sichtbar im News-Bereich von future.bz.it und bis Ende des Jahres geöffnet, weil jede Unterschrift für die Betroffenen zählt.

Di che cosa si tratta?

A maggio 2022 è stata presentata agli organi di governo altoatesini una mozione che prevede l’istituzione di un ufficio paragonabile a quello del difensore civico a livello provinciale presieduto da un incaricato o un’incaricata per le questioni relative agli abusi sessuali, nonché l’istituzione di una commissione scientifica per indagare ed elaborare gli abusi sessuali in Alto Adige. Benché un gruppo di lavoro stia già definendo proposte concrete in merito, vogliamo accelerare il processo. Sempre più organizzazioni e privati cittadini si stanno unendo a una piattaforma nata dalla società civile altoatesina, che sta promuovendo una petizione: “Affrontare l’abuso in Alto Adige & proteggere meglio bambini e ragazze”

Tramite la petizione si richiede: la piena e tempestiva attuazione della mozione n. 541/22, che prevede l’istituzione di un ufficio di competenza indipendente e non vincolato agli ordini che rappresenti il primo punto di riferimento per le vittime di abusi sessuali/violenza sessuale e promuova il lavoro di sensibilizzazione.

La petizione sostiene espressamente l’intenzione degli organi di governo della Provincia. Anche noi come Museo delle Donne ne sosteniamo i contenuti.

Ogni firma contribuisce all’attuazione piena, sostenibile e decisiva della proposta di risoluzione e ad affrontare con le risorse necessarie le questioni della violenza sessuale e dell’abuso sessuale in Alto Adige.

Le firme saranno raccolte anche a Museo delle Donne fino al 14 giugno e poi consegnate ai responsabili politici/vertici della politica.

Per saperne di più vai consulti questo link .

La petizione rimarrà visibile nella sezione news di future.bz.it e resterà aperta fino alla fine dell’anno, dato che, per le persone colpite, ogni firma conta e ha valore.

 

23 Vereine starten Petition “Missbrauch in Südtirol bekämpfen & Kinder und Jugendliche besser schützen” 23 associazioni promuovono la petizione “Affrontare l’abuso in Alto Adige & proteggere meglio bambini e ragazzi”

 

Folgende Organisationen tragen die Petition bisher mit. / Finora hanno aderito le seguenti organizzazioni:

Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste AGJD, Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Coopbund Alto Adige Südtirol, Cooperativa/Genossenschaft SAVERA, De Pace Fidei, Frauenarchiv-Archivio storico delle donne, Frauenmuseum Meran-Museo delle Donne Merano, Katholischer Familienverband Südtirol KFS, Katholische Frauenbewegung KFB, Katholische Jungschar Südtirols KJS, Katholische Männerbewegung KMB, Katholischer Verband der Werktätigen KVW, Kernteam La Rete Das Netzwerk La Rëi, La Strada–der Weg Germolio-Sonnenschein, Lilith Consultorio familiare, Netzwerk Eltern-Kind-Zentren Südtirols, Plattform Sexualpädagogik Südtirol, Südtiroler Bäuerinnenorganisation SBO, Südtirols katholische Jugend SKJ, Teatro Cristallo, Tiatro, Unione Societá Sportive Altoatesine USSA, Verband der Sportvereine Südtirols VSS, Verein für Kinderspielplätze und Erholung VKE.

 

Kernteam future.bz.it Team di Coordinamento

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