Appello contro la violenza alle donne
Ora in mostra nella “vetrina in prestito” del Museo delle Donne
Ogni quarto d’ora, in Italia, una donna è vittima di violenza e una donna su tre nell´Unione Europea è stata vittima di violenza fisica e/o sessuale.
(Monika Hauser, fondatrice di medica mondiale)
I dati sono agghiaccianti e rilevano che nella nostra società sicuramente qualcosa non va. Non basta indignarsi, bisogna agire ora per evitare che sessismo, discriminazione e violenza contro le donne* persistano. Perché non si tratta di un problema di genere, ma di una questione che riguarda l´intera società: chiunque di noi.
La campagna #qualcosanonva promossa da Lungomare in collaborazione con Kunst Meran Merano Arte e Summer School Südtirol affronta il tema dei crimini violenti contro le donne*. Utilizzando manifesti artistici e letterari, si cerca di avviare un dialogo e creare nuove forme di consapevolezza su questo tema.
La prima edizione della serie di poster, in questo momento esposti nel Museo delle Donne, è stata promossa nel 2021 e vedrà presto nuove edizioni e cooperazioni. L´idea è di ribaltare le narrazioni avvertite come normali, opponendosi al silenzio e mettendosi dalla parte di chi vive il dramma della violenza. Anche in Alto Adige il problema si perpetua, basti considerare che ogni anno 600 donne in fuga dalla violenza domestica sono accolte nei centri di accoglienza.
La violenza non implica che la donna sia debole. L´uomo violento è un bravo affabulatore. A volte non si è capaci di leggere certi messaggi e gesti, fino a quando non è ormai troppo tardi.
(Christine Clingon GEA – Casa delle Donne Bolzano)
L’appello è rivolto a tutte le persone: Fermate la violenza di genere e il femminicidio! Condividete la versione digitale della campagna www.qualcosanonva.it oppure fotografate i manifesti affissi nelle strade o al Museo delle Donne e pubblicateli! Perché è ora di alzare la voce insieme per fermare la violenza di genere e non lasciare sole le vittime.
Per le donne spesso è difficile parlare della violenza che subiscono, perché sono perfettamente consapevoli del fatto che verrà minimizzata, che saranno derise e addirittura incolpate. Il pericolo di essere emarginate è esistenziale, quindi molte donne hanno ottime ragioni per tacere.
(Monika Hauser, fondatrice di medica mondiale)
Un ringraziamento particolare va al gruppo di persone creative coinvolte nel progetto:
Rosalyn D’Mello, scrittrice femminista
Ingrid Hora, artista visiva
Wissal Houbabi, attivista, Artista
Eleonore Khuen-Belasi, autrice teatrale
Edoardo Massa Scriber, illustratore
Maxi Obexer, autrice teatrale, scrittrice
Teresa Sdralevich, grafica, Illustratrice
Gülbin Ünlü, artista
Sophie Utikal, artista tessile
Senthuran Varatharajah, scrittore
Lungomare www.lungomare.org concepisce, cura e produce progetti interdisciplinari culturali e di design attivando collaborazioni nell’intersezione tra spazio pubblico, virtuale, stampato, urbano ed espositivo. Lungomare è una piattaforma discorsiva per la sperimentazione e la produzione di forme alternative di pratiche artistiche e culturali, che affronta tematiche sociopolitiche a partire da un luogo conviviale al margine urbano di Bolzano.
Donne* = tutte le persone che si considerano donne.
Sarah Trevisiol