Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
Frauenmuseum | Museo delle donne

Tagged: fascismo

Desidero far riemerge la storia delle donne del nostro territorio ancora in gran parte sommersa

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La donna del mese di febbraio è Alessandra Spada, insegnante, autrice e presidente dell’Archivio storico delle Donne di Bolzano. Da poco è uscito il suo ultimo libro “Conquistare le madri -Il ruolo delle donne nella politica educativa e assistenziale in Alto Adige durante il fascismo”, (Edition Raetia, 2019), che presenteremo a breve al Museo delle Donne.

Alessandra puoi presentarti alle lettrici del blog IchFrau/IoDonna?

Nella premessa avete in gran parte già indicato gli aspetti che mi caratterizzano e che hanno contraddistinto fino a oggi le mie varie attività professionali e di volontariato. Aggiungerei anche il mio impegno politico, svolto in passato nelle istituzioni e oggi a livello di associazionismo. Al di là dell’impegno pubblico, svolto sempre con grande passione e che mi coinvolge molto, mi piace molto leggere, andare a teatro e al cinema, passare del tempo con amiche e amici care/i. Da giovane amavo molto anche lo sport, con il passare degli anni sono diventata un po’ più pigra, ma non disdegno fare delle belle passeggiate nella natura e nuotare, soprattutto al mare.

Sei una persona che si è impegna tantissimo per l’Archivio storico delle Donne, da dove nasce la tua motivazione?

Storie di donne nell’Europa nazifascista tra Resistenza e annientamento

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Il giorno Internazionale della Memoria delle vittime della persecuzione nazifascista é un momento per commemorare coloro che sono stati assassinati e per riflettere sulla scelta degli individui e dei governi che hanno permesso e collaborato a questo genocidio.

È un invito perenne alla vigilanza e all’azione, per combattere le radici profonde del razzismo, della discriminazione di genere, dell’antisemitismo, dell’omofobia e in questo modo prevenire gli odierni e i futuri orrori.

Il Museo delle Donne in tale occasione presenta la conferenza:

Storie di donne nell’Europa nazifascista tra Resistenza e annientamento

La relazione intende mostrare l’importanza delle singole storie delle donne che vissero ma spesso non sopravvissero al nazifascismo: Gertrude Kolmar, Milena Jasenska, Wanda Maestro e altre.

Le donne hanno lasciato poche testimonianze e per questo spetta alla Memoria restituire il loro valore e coraggio nella storia.

Durante la serata sarà presentato anche il programma del

“Viaggio della Memoria a Mauthausen e sottocampi”

del 23-25 aprile 2022.

 

Relatrice:

Prof.ssa Antonella Tiburzi (Unibz)

 

È gradita l’iscrizione:

info@museia.it
tel. 0473 231 216

È necessario il Greenpass!

 

In ricordo delle vittime della persecuzione nazifascista

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Il 27 gennaio – giorno Internazionale della Memoria delle vittime della persecuzione nazifascista è un momento per commemorare coloro che sono stati assassinati e per riflettere sulla scelta degli individui e dei governi che hanno permesso e collaborato a questo genocidio.

Il giorno della Memoria è un momento essenziale per la riflessione e l’agire contro ogni forma di nazifascismo ancora presente. È un invito perenne alla vigilanza e all’azione, per combattere le radici profonde del razzismo, della discriminazione di genere, dell’antisemitismo, dell’omofobia e in questo modo prevenire gli odierni e i futuri orrori.

Una attenta risposta può essere visitare i luoghi della storia. Il Museo delle Donne di Merano organizza un viaggio della Memoria a Mauthausen e sottocampi dal 23-25 aprile 2022.

Per ulteriori informazioni su viaggio e l’itinerario cliccare qui o contattare il Museo delle Donne: 0473 231216, info@museia.it

Inoltre il 3 Febbraio alle ore 18:30 presso il Museo delle Donne di Merano la Prof.ssa Antonella Tiburzi (Unibz ) terrà una conferenza sul tema: Storie di donne nell’Europa nazifascista tra Resistenza e annientamento. La relazione intende mostrare l’importanza delle singole storie delle donne che vissero ma spesso non sopravvissero al nazifascismo: Gertrude Kolmar, Milena Jasenska, Wanda Maestro e altre. Le donne hanno lasciato poche testimonianze e per questo spetta alla Memoria restituire il loro valore e coraggio nella storia. Per ulteriori informazioni cliccare qui.