Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
Frauenmuseum | Museo delle donne

Author: Ich Frau

Gendermedizin

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Die Südtiroler Landesregierung hat einen Beschluss zur Verbreitung der Gendermedizin gefasst!

Beschluss der Landesregierung Nr. 459 vom 04.06.2024 „Übernahme des Plans für die Anwendung und die Verbreitung der Gendermedizin laut Art. 3 Abs. 1 des Gesetzes Nr. 3/2018

Was steht auf der Seite des Landes Südtirol:

Was versteht man unter Gendermedizin?

Die Gendermedizin bzw. geschlechtsspezifische Medizin ist ein interdisziplinärer Ansatz, der berücksichtigt, wie sowohl biologische Unterschiede zwischen den Geschlechtern als auch geschlechtsspezifische Unterschiede im Zusammenhang mit sozioökonomischen und kulturellen Bedingungen den Gesundheits- und Krankheitszustand der Menschen beeinflussen.

Frauen und Männer unterscheiden sich nicht nur biologisch voneinander, sie sind auch unterschiedlichen psychosozialen Belastungen ausgesetzt. Daraus folgen andere gesundheitliche Bedürfnisse, die in der Versorgung berücksichtigt werden müssen. Um Frauen und Männern eine bestmögliche Gesundheitsversorgung zu ermöglichen, ist es wichtig, das komplexe Zusammenspiel von Umwelt, Biologie und psychosozialen Faktoren zu erforschen, zu erkennen und in der alltäglichen Praxis als Wissenshintergrund zu integrieren.

Zum Nachdenken regt dieses Video (auf Italienisch) an: „Uomini e donne sono diversi, l’importante è saperlo“ (issalute.it)

Unser Ziel: den geschlechterspezifischen Ansatz in der medizinischen Versorgung in Südtirol zu verbreiten

Ziel des Amtes für Personal, Bildung und Beiträge im Gesundheitswesen ist es, den Plan für die Umsetzung und Verbreitung der Gendermedizin laut Art. 3, Abs. 1 des Gesetzes 3/2018 in Südtirol umzusetzen.

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno, scelte dalla nostra nuova mostra “Le donne ci sono!”
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Per questa settimana abbiamo scelto Laura Bassi.

Laura Maria Caterina Bassi nasce a Bologna il 29 ottobre 1711.
Fin da bambina mostra una spiccata versatilità nell’apprendere diverse materie: biologia, matematica, logica, filosofia, latino, greco e francese. Il 20 Marzo 1732 sedici membri dell’assemblea dell’Accademia delle Scienze votano per la sua ammissione come membro onorario, rendendola così celebre in tutta Europa…

Se volete saperne di piú venite a trovarci!

Ecotec Solution: persone e tecnologie per la trasformazione dei rifiuti in risorse.

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In Ecotec Solution si sa che non basta vendere le macchine migliori, la differenza la fanno le persone dietro ogni servizio.

Il settore delle tecnologie per l’ambiente, come molti settori di ambito tecnologico sono tradizionalmente dominati dagli uomini. Tuttavia, molte aziende stanno iniziando a riconoscere il valore della diversità e stanno implementando politiche per promuovere l’inclusione di genere. Si comincia ad assistere ad una lenta ma significativa trasformazione grazie all’ingresso crescente delle donne. Queste sfidano stereotipi e pregiudizi, portando nuove competenze e prospettive.

Le donne nel settore delle tecnologie per l’ambiente ricoprono una vasta gamma di ruoli: attraverso la loro determinazione, competenza e innovazione, stanno dimostrando che questo campo non ha confini di genere. Il loro contributo è essenziale per costruire un futuro più inclusivo, innovativo e sostenibile per l’industria.

Promuovere la diversità di genere non è solo una questione di equità, ma anche di competitività e innovazione. Le aziende che abbracciano la diversità e creano ambienti inclusivi saranno meglio posizionate per affrontare le sfide del futuro e sfruttare le opportunità emergenti. In Ecotec Solution lo sappiamo, per questo motivo stiamo cercando di inserire persone con esperienze diverse. Al momento la presenza femminile in azienda non supera il 15% ma cerchiamo di implementare azioni concrete per incrementarla e valorizzarla. I nostri fondamentali sono la formazione, la flessibilità e il riconoscimento.
Martin Mairhofer – Managing Director – Ecotec Solution

Radeln für die Rechte aller

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Das Duo von Cicliste per caso tritt im Gender Equality Ride von Bozen nach Oslo für die Selbstbestimmung der Frauen in die Pedale. Am 27. Juli wurde es im Meraner Frauenmuseum feierlich empfangen.

Cicliste per caso nennen sie sich – ein Name, der ihnen während ihrer ersten gemeinsamen Reise auf der legendären Fernstraße Carretera Austral, die vom Norden Chiles bis nach Patagonien führt, passend erschien. Mittlerweile dürfte es sich bei dem in Mailand lebenden Duo – das auch dort mit dem Fahrrad unterwegs ist – um Cicliste per Caso handeln. Ihre Grizzly-Tour führte sie von Kanada nach Mexiko, in Namibia radelten sie an Giraffen vorbei, sie erkundeten Andalusien oder Slowenien per Fahrrad. Dank mehrerer Kurztrips kamen sie auch in Kontakt mit dem Asphalt und Schotter etlicher Regionen Italiens, wie beispielsweise jene Tour, bei der sie den Spuren von Alfonsina Strada folgten. Über die berühmte italienische Radsportlerin, die als einzige Frau jemals an den drei großen Rundfahrten der Männer teilnahm, haben die beiden einen Podcast kreiert.

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno, scelte dalla nostra nuova mostra “Le donne ci sono!”
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Questa settimana con Ruth Bader Ginsburg.

Joan Ruth Bader Ginsburg è nata il 15 marzo 1933 a Brooklyn da una famiglia ebrea. Incoraggiata dalla famiglia, Ruth si laurea in scienze politiche nel 1954. In Oklahoma trova un impiego nella pubblica amministrazione. Sarà qui che Ruth affronterà il primo torto della sua carriera: a causa del suo stato di gravidanza, il suo ufficio la demansiona…

Vi abbiamo incuriositi? Se volete saperne di piú venite a trovarci!

„Fixstern“ nannten mich die Mitschüler-Innen in der LBA… Lena Adami

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Unsere Frau des Monat August ist Lena Adami. Nunmehr Erzählerin, Schreiberin, Theaterspielerin…

Nomadenleben
Wirtstochter, älteste von vier Schwestern. 1940 am zweiten Tag der „Auswanderung“ in Innsbruck auf die Welt gekommen. Da geht mein „Nomadenleben“ schon los. Ich wachse bis 1945 im Burgenland auf und dann geht’s zurück nach Bozen, wo ich die Volks- und Mittelschule besuche.  Daraufhin siedeln wir nach Kastelruth um. Die Eltern pachten dort den Rösslwirt, später den Wolfswirt und inzwischen schon etwas arriviert, erwerben sie 1954 im Martelltal den Martellerhof.

Nun bin ich die „Hof-Leni“.

Lena Adami 1956

Lehrerin bin ich geworden.
Aber mein Wunschtraum war Schauspielerin! „Fixstern“ nannten mich die Mitschüler-Innen in der LBA. Ich machte ja auch kein Geheimnis aus meiner Zukunftsvision… Zwei Jahre unterrichtete ich an der einklassigen Schule in Bad Salt/Martell. Mein Beruf gefiel mir. Erklären konnte ich schon immer gut. Mit Liebe und Geduld auf die Schwächeren, auf die Kleinen eingehen, die Großen, die Gescheiten, herausfordern, fördern und fordern – das war mein Leitspruch.

Schule Adieu!
Mit 21 Jahren habe ich geheiratet, einen Diplomlandwirt aus Bayern. Erst mal Hausfrau und Mutter.  Zwei Kinder, Susanne und Claus. Muss zurück in den Schuldienst, sonst fällt mir die Decke auf den Kopf… In Bayern herrscht Lehrermangel und so „komme ich zum Zug“. Mit 17 Wochenstunden an der Grundschule Altötting, obwohl italienische Staatsbürgerin und ohne das in Deutschland obligate Pädagogikstudium. In der Not tut’s die Lehrerbildungsanstalt auch…

Giornata Internazionale dell’Amicizia: Un Omaggio all’Amicizia Femminile

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La Giornata Internazionale dell’Amicizia ci offre l’opportunità di celebrare e riflettere sull’importanza delle amicizie, in particolare su quelle femminili. Al Museo delle Donne abbiamo dedicato una mostra molto apprezzata dal pubblico nel 2021 intitolata proprio “Amicizie femminili”.

Le amicizie femminili non solo rappresentano un pilastro di supporto emotivo e relazionale, ma possono anche portare una componente politica e sociale significativa.

Per lungo tempo l’amicizia è stata quella tra amici, dunque tra uomini. Quando si vuole darne una definizione, uno dei riferimenti più noti e citati è ancora oggi Aristotele. Peccato solo che il celebre filosofo greco sia vissuto oltre 2000 anni fa e che da allora di acqua ne sia passata sotto i ponti.

È importante riflettere sul fatto che l’amicizia è sempre esistita anche tra le donne o tra donne e uomini. È innegabile che il fattore determinante non sia il genere, quanto piuttosto la condivisione di interessi e di valori, una convergenza di atteggiamento, il fatto di essere “sulla stessa lunghezza d’onda”.

Zitat zum Montag

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat, aus unserer neuen Sonderausstellung “Die Frauen sind da!”, wollen wir euch das erleichtern.

Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

Diese Woche mit Hedy Lamarr.

Hedwig Eva Maria Kiesler wird am 09. November 1914 in Wien als Tochter eines jüdischen Vaters polnischer Herkunft und einer ungarischen Mutter geboren. Sie bricht ihr Ingenieurstudium ab, als ihr die Sascha Film Studios eine Rolle in einem Spielfilm anbieten.

Nach ihrem Umzug nach Berlin im Jahr 1932 erhält sie die Hauptrolle in dem Film “Ekstase”, einem der ersten Filme mit expliziten Nacktszenen…

Neugierig geworden? dann komm uns gerne besuchen!

 

Le Donne ci sono! Libri e non solo …

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Per la nostra rubrica #voglia di cultura vogliamo presentarvi libri e film che hanno come protagoniste le donne della nuova mostra del Museo delle Donne “Le Donne ci sono!”

La scelta dei testi e le recensioni sono a cura di un’appassionata lettrice e ricercatrice di storie, Francesca Ferragina, nonché co-curatrice della mostra e autrice del Podcast Storie di donne nella storia

Questa settimana vi presentiamo:

Le ragazze di Parigi

Pam Jenoff, Newton Compton Editori

Non fatevi ingannare dalla copertina, nella versione italiana, alquanto fuori tema e tempo storico. Questo bellissimo romanzo storico, scritto da Pam Jenoff é ispirato ad una storia vera accaduta nel periodo della Seconda guerra mondiale.

Con “Le Ragazze di Parigi”, entriamo in un’opera avvincente, ambientata ai tempi della Seconda guerra mondiale scoprendo le reali avventure di un gruppo di dodici ragazze, impegnate come spie nel famigerato “settore F” dello “Special Operation Executive” britannico.

Il viaggio con questo romanzo inizia a Manhattan nel 1946 dove la vita scorre senza tante preoccupazioni mentre l’Europa sta cercando di risollevarsi dalle sue macerie; conosciamo Grace Healy che alla Grand Central Station trova una valigia sotto una panchina con all’interno delle foto che ritraggono delle giovani donne in uniforme. Dietro ad ogni foto c’è un nome e la curiosità di Grace la porterà a seguire le tracce di quei volti e della proprietaria delle foto: Eleonor Trigg, capo di una rete di spie donna inviate nelle zone occupate in Europa come corrieri e operatrici radio.

Auf den Spuren arabischer Frauen

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“Was? In Dubai?” – Ein Frauenmuseum in den Vereinigten Arabischen Emiraten (VAE) ist eine Vorstellung, die für viele meiner Bekannten unglaublich klingt. Ehrlich gesagt: Auch ich staune, auf der Liste der IAWM (=International Association of Women’s Museums) eines in dieser Weltgegend zu finden. Kräftig befeuert wird meine Skepsis beim Durchsehen der Website des Museums. Dieser Mann, der auf vielen Fotos im Zentrum der Aufmerksamkeit zu stehen scheint: Ist das nicht der derzeitige Herrscher Dubais und – in Personalunion – Vizepräsident und Premierminister der VAE? Bekannt ist er mir für seine Frauen-und Menschenrechtsverletzungen: HH (His Highness) Sheik Mohammed Bin Rashid Al Maktoum? Ich bin baff und gespannt, womit das Frauenmuseum aufwarten wird.

 

Eingang zum Women’s Museum Bait al Banat

Als wir im Herzen Dubais, wie viele den alten, ursprünglichen Stadtteil Deira nennen, dem Taxi entsteigen und in die verwinkelten Gassen der Souks eintauchen, dauert es nicht lange, bis wir unsere Orientierung verlieren – selbst Mr. Google ist verwirrt. Zum Ausgleich treffen wir auf äußerst freundliche und hilfsbereite Menschen. Nach beinahe einer Stunde des Herumirrens und Durchfragens begleitet uns das letzte Stück in diesem Gassengewirr ein Stoffhändler aus Bangladesh, der seit 10 Jahren hier lebt um Geld zu verdienen. Er zählt zu den Tausenden ausländischen Arbeitskräften, die die Emirate am Laufen halten und ca. 80% der Einwohner*innen stellen. Dank seiner Hilfe stehen wir endlich vor dem “Bait Al Banat”, dem “House of Girls”, in dem das Frauenmuseum untergebracht ist:

Zitat zum Montag

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer 😉. Mit einem guten Spruch oder Zitat, aus unserer neuen Sonderausstellung “Die Frauen sind da!”, wollen wir euch das erleichtern.
Ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!
Diese Woche mit Christine de Pizan.
Geboren in Venedig als Cristina da Pizzano im Jahr 1365, zieht sie mit ihrer Familie nach Frankreich an den Hof von König Karl V. Dank ihres Vaters lernt sie lesen und schreiben und hat Zugang zur prestigeträchtigen Königlichen Bibliothek im Louvre…
Neugierig geworden? Komm uns im Frauenmuseum besuchen!

Ein Porträt der erfolgreichen Unternehmerin Käthe Kruse

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geboren am 17. September 1883 in Breslau
gestorben am 19. Juli 1968 in Murnau

deutsche Kunsthandwerkerin
140. Geburtstag am 17. September 2023

 

Die Tochter des Stadtkassenbuchhalters Robert Rogaske und der Näherin Christiane Simon wuchs in bescheidenen Verhältnissen auf. Nach dem Abitur nahm sie ab 1899 Schauspielunterricht und erhielt 1900 ein zweijähriges Engagement am Berliner Lessingtheater. Daneben spielte sie mit Erfolg auch in anderen deutschen Städten und gab Gastspiele in Warschau und Moskau. 1902 lernte sie den Berliner Bildhauer und Bühnenbildner Max Kruse kennen. Im selben Jahr wurde ihre Tochter Maria, genannt Mimerle, geboren.

Käthe Kruse und ihre Tochter Maria

Während Max Kruse weiterhin in Berlin arbeitete, zog Käthe Kruse, mittlerweile mit dem zweiten Kind schwanger, mit Mutter und Tochter in die Toskana und von dort wenig später in die lebensreformerische Gemeinschaft Monte Verità bei Ascona im Schweizer Kanton Tessin, um dort zu malen. In dieser Zeit, von 1904 bis 1909, stand sie mit Kruse in Briefkontakt und besuchte ihn gelegentlich. 1904 wünschte sich ihre ältere Tochter eine Puppe, und Käthe bat Max, eine aus Berlin mitzubringen. Kruse lehnte es jedoch ab, eine der damals im Handel erhältlichen Puppen zu kaufen, da sie ihm nicht gefielen und er sie als „kalt und steril“ empfand.

Le Donne ci sono! Libri e non solo …

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Per la nostra rubrica #voglia di cultura vogliamo presentarvi libri e film che hanno come protagoniste le donne della nuova mostra del Museo delle Donne “Le Donne ci sono!”

La scelta dei testi e le recensioni sono a cura di un’appassionata lettrice e ricercatrice di storie, Francesca Ferragina, nonché co-curatrice della mostra e autrice del Podcast Storie di donne nella storia

Questa settimana vi presentiamo

La Donna di Einstein

Si tratta di un romanzo scritto nel 2017 da Marie Benedict edito da PIEMME sulla figura di Mileva Marić.

Scopo del libro, svela l’autrice in un’intervista non è quello di «sminuire i contributi dati da Albert al genere umano e alla scienza, ma far conoscere l’umanità delle persone dietro quei contributi scientifici. La donna di Einstein si propone di narrare la storia di Mileva Marić, una donna brillante la cui luce è andata perduta nella gigantesca ombra gettata dal marito Albert Einstein». Il titolo originale del romanzo è infatti “The other Einstein” e ripercorre la vita di Mileva in cui la stessa protagonista è alla ricerca di una risposta: «Come ho fatto a smarrire la strada?»

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno, scelte dalla nostra nuova mostra “Le donne ci sono!”
Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Per questa settimana abbiamo scelto Michela Murgia, nata a Carabas, un paese della Sardegna, il 3 giugno 1972, Michela inizia la sua carriera di scrittrice grazie ad un racconto tragicomico di una giovane donna intrappolata nelle insidie ​​del lavoro precario: “Il mondo deve sapere”…

Se volete saperne di piú venite a trovarci!

Madame Necker und die Französische Revolution (11. Juli 1789)

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Am 11. Juli 1789 jährt sich zum 235. Mal die Absetzung Jaques Neckers, Finanzminister unter Ludwig XVI. und Interessenwahrer des Dritten Standes bei Hofe: Das Brot ist teuer, wie nie, die Sonderrechte von Klerus und Adel benachteiligen den Dritten Stand immer stärker und eine Verbesserung der Situation zeichnet sich nicht ab, im Gegenteil: Den privilegierten Ständen schon länger ein Dorn im Auge, setzt sich Necker für eine Gleichstellung von freien Bauern und Bürgern ein und dafür, dass die Generalstände gemeinsam beraten und abstimmen, was schließlich dazu führt, dass er aufgefordert wird, das Land zu verlassen.

Die Entlassung Neckers trägt maßgeblich zum Sturm auf die Bastille am 14. Juli 1789 bei, worauf er vom König zurückbeordert wird und bis 1790 in seinem Amt verbleibt.

Seine Popularität verdankt Jaques Necker einer Frau, und zwar seiner Gemahlin Suzanne Curchod: Madame Necker führt einen literarischen Salon, in welchem sich bedeutende Persönlichkeiten der Aufklärung treffen. In den literarischen Salons, die fast ausschließlich von Männern besucht und von diesen dominiert werden, können sich erstmals auch Frauen intellektuell betätigen und an Debatten teilnehmen, allerdings ist dies ein Privileg für wenige und vor allem Frauen aus aristokratischen und hochbürgerlichen Kreisen vorbehalten, die auch zu den ersten gehören, die mit Literatur und Schreiben in Berührung kommen. Erste reine Frauenclubs entstehen erst um 1790 und überdauern auch da nur kurz, weil die politisch immer stärker agierenden Frauen den Männern alsbald zu gefährlich werden.

Klimacamp

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The Future is ours!

Klimacamp in Vöran vom 10.7.2024- 14.07.2024

Klimacamp bedeutet Zusammenkommen, Wissensaustausch, Vorträge, Workshops, Kennenlernen neuer Leute und Hoffnung schöpfen. Ob alt oder jung, schnapp dir dein Zelt, komm vorbei, hilf mit, tausche dich aus und lass uns gemeinsam herausfinden, wie wir die Welt verbessern können.

Wie läuft unser Klimacamp ab?

  • Vorträge & Workshops zum Wissensaustausch
  • Kennenlernen neuer Leute
  • Gemeinsam Ideen entwickeln, wie wir unsere Gesellschaft nachhaltiger gestalten können
  • Momentan planen wir mit 350 – 550 Tagesbesucher*innen über 5 Tage
  • Vor Ort kann kostenfrei gezeltet werden

…. weitere Infos hier 

Lernen, mithelfen, austauschen, Wissen weitergeben und Freundschaften schließen.

Überlegungen die wir als Verein Frauenmuseum noch einbringen!

Frauen und Klimawandel:
Bis heute sind die meisten politischen Maßnahmen, Investitionen und Interventionen zur Bekämpfung des Klimawandels ‚geschlechtsblind‘. Dies kann dazu führen, dass sich die Ungleichheiten zwischen Frauen und Männern in den Ernährungssystemen verschärfen, indem beispielsweise die Arbeitsbelastung und Zeitarmut von Frauen wächst, sie weniger Zugang zu und Kontrolle über Einkommen und Vermögen bekommen und ihre Entscheidungsgewalt schwindet.

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