Sabato scorso, il 22.10.22, presso l’Accademia di Studi Italo-tedesco di Merano si è svolta la conferenza “Diritto all’aborto: dobbiamo parlarne”. Grande la partecipazione sia dal vivo che online, forte la presenza di personale dei consultori familiari e dei servizi di accompagnamento educativo, psicologico e assistenziale, così come da parte del personale sanitario dell’Alto Adige e del Trentino.
Unanime la preoccupazione del pubblico e delle relatrici sul rischio attuale che il Governo recentemente insediatosi porti il Paese a perdere – come già avvenuto in America la scorsa estate – il diritto e l’applicazione che garantisce l’interruzione volontaria della gravidanza. La legge 194 (conquistata nel 1978) continua a salvare la vita di molte donne*, quando rischiano complicazioni al parto o sarebbero costrette a sottoporsi ad aborti clandestini. La stessa legge, soprattutto, garantisce alle donne* di decidere liberamente sul proprio corpo e sul corso della propria vita. Nessuna donna* prende la decisione di affrontare un aborto con leggerezza, a prescindere dalle motivazioni: siano esse di natura economica o dovute alla mancanza di sostegno da parte dei partner o della famiglia, dalla volontà di continuare la propria formazione o carriera, per problemi di salute psico-fisica oppure per violenze sessuali subite. Sono molteplici le ragioni e non è più accettabile che le donne* vengano stigmatizzate quando sono ancora in gran parte le sole responsabili del concepimento, della gestazione, del parto e dell’educazione della prole.