Quest’anno l‘8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, è coincisa con l’apertura delle settimane contro il razzismo promosse ogni anno dall’Associazione OEW di Bressanone.
Il Museo delle Donne di Merano e Caritas Moca per l’occasione hanno organizzato l’esposizione della mostra “Immigrant Sisterhood”, nata da un progetto della ricercatrice Sabine Tiefenthaler, dove tramite le opere fotografiche di donne immigrate accolte in Sardegna viene tematizzata proprio questa intersezionalità tra razzismo e sessismo, e che è ora esposta al museo.
Ci interessava allora sentire anche le voci di donne meranesi, e abbiamo chiesto ad alcune di loro di raccontarci le loro esperienze e le loro opinioni.
Ogni persona straniera che vive in Italia ha una storia, ma io ne ho tante, potrei scrivere un libro. Racconto l’ultima. Visto che mi sono trasferita da poco in Alto Adige naturalmente dovevo cercare casa. Ho chiamato una signora, ho parlato a lungo con lei e le ho detto che sono interessata ad affittare la sua casa. Era totalmente disponibile e gentile. Alla fine della chiamata mi ha chiesto da che regione dell’Italia vengo. Io ho risposto che vengo dall’estero, lei mi ha risposto: “non affitto la mia casa a una donna straniera.”