Blog vom Frauenmuseum Il Blog del Museo delle Donne
Frauenmuseum | Museo delle donne

Yearly Archives: 2021

Zitat zum Montag

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat wollen wir euch das erleichtern. ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

„Allein der Akt des Tragens unserer traditionellen Kleidung ist ein Ausdruck des Widerstands.“

Mit diesem Zitat von Sonia Maribel Sontay Herrera starten wir am heutigen Internationalen Tag der indigenen Völker in die neue Woche. Als indigene Frau kennt Sonia Maribel Sonty Herrera die rassistischen Diskriminierungen und Schwierigkeiten mit denen indigene Mädchen und Frauen in Guatemala im Alltag konfrontiert sind nur zu gut. So wie es ist kann es nicht bleiben. Deshalb kämpft Sonia Maribel Sonty Herrera als Menschenrechtsaktivistin für die Anerkennung der Rechte von indigenen Frauen, für deren politischen Teilhabe und mit dem Verein Majawil Q’ij für das Empowerment von indigenen Frauen, sodass sich diese in ihren jeweiligen Gemeinschaften zunehmend mehr Raum und Gehör verschaffen.

Hier geht’s zu unserer Zitat-Sammlung.

Yvonne Rauter

 

 

 

 

 

VOGLIA DI LEGGERE

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Questo mese Romina Casagrande ci presenta il libro dell’autrice Sandra Petrignani „Marguerite“. Petrignagi, nata nel 1952 a Piacenza, racconta nel suo libro la vita interessante di Marguerite Duras, una scrittrice, regista e sceneggiatrice francese. Siamo curiosi!

 

“Quando ammiri uno scrittore, t’incuriosisce. Cerchi di carpire il suo segreto. Gli indizi per risolvere l’enigma che rappresenta.”
Philip Roth, Lo scrittore fantasma

E quando a raccontare una scrittrice come Marguerite Duras è un’altra scrittrice, del calibro di Sandra Petrignani, ne può nascere soltanto un’opera caleidoscopica che, attraverso un riflesso di specchi, ci restituisce l’immagine della donna e dell’artista, della letteratura e della vita. Intrecciate, avviluppate, fino a non sapere più dove finisca l’una e cominci l’altra.

Si legge come un romanzo, Marguerite, edito da Neri Pozza, ma è una biografia attenta che restituisce il paesaggio interiore e letterario di una delle personalità più dirompenti della letteratura francese, autrice de “L’amante” che la consacrerà al successo mondiale nel 1984.

Ogni capitolo è dedicato a una fase della sua vita ed è intitolato come uno dei molti nomi in cui Marguerite Duras, nata a Saigon nel 1914 e morta a Parigi nel 1996, si riconobbe. Come se dietro ad ognuno di essi si celasse una storia, un frammento di anima che soltanto alla fine può ricomporsi nell’unitarietà di un carattere complesso e contraddittorio.

Ein Frauenmuseum in einem Einkaufszentrum

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Mit Toledo am Südende des Eriesees verlassen wir Ohio und tauchen mit dem Bundesstaat Michigan weiter ein in den Mittleren Westen der USA, deren Hauptstadt Lansing wir anstreben. Wir streben das Welcome Center Michigan an, das sehr gute Infos und Tipps über den „Great Lakes State“ oder auch „Wolverine State“ (Vielfraßstaat) für uns bereithält.

Fürs erste fühlen wir uns etwas irritiert und unsicher ob der Örtlichkeit. Der Umstand, dass wir uns durch das „Land der unbegrenzten Möglichkeiten“ bewegen, stimmt uns allerdings im gleichen Moment zuversichtlich. Unseren Recherchen auf der Homepage des Frauenmuseums zufolge, ist unser heutiges Ziel in einem Einkaufszentrum einquartiert. Genauer gesagt: im „Younker`s Home Wing“ der „Meridian Mall“. In der riesigen Shopping-Mall stellt sich heraus, dass das Frauenmuseum entdeckt werden will. Kein einziges Schild weist auf seine Existenz hin. Um es ausfindig zu machen, orientieren wir uns schließlich am Lageplan der Geschäfte. Wir müssen schon genau schauen, um es zu finden. Unauffällig reiht es sich in die Abfolge der Verkaufsräume ein:

Der Wanderstäkkkn im Frauenmuseum

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Nun hat auch das Frauenmuseum einen Wanderstäkkkn erhalten :-). Igor Bianco von der Abteilung Museen hat uns einen Stock im Rahmen des Euregio- Museumsjahres 2021 „Museum bewegt“, offiziell übergeben.

80 Museen beteiligen sich heuer am Euregio- Museumsjahr und werden somit in nächster Zeit einen Stäkkkn erhalten. Dieser hat – gemeinsam mit 80 weiteren Wanderstecken – die Auftaktveranstaltung des Euregio-Museumsjahres umrahmt und wandert nun kreuz und quer durch die Europaregion.

Über unsere Webseite und Social Media Plattformen beteiligen wir uns am Museumsjahr und erzählen Geschichte_n von Frauen in Zusammenhang mit „Transport –Transit – Mobilität“. Ebenso kann in einem eigenen Bereich in unserer Dauerausstellung ein Einblick in die schrittweise Eroberung von Mobilität vonseiten der Frauen nachverfolgt werden.

Sissi Prader & Nicole Bergamo

Citazione del lunedí

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

La nuova settimana la iniziamo con queste parole di Maria Mitchell. Mitchell, nata nel 1818, era una astronoma statunitense; nel 1847 scoprí una cometa che diventó nota come „cometa di Miss Mitchell“. Per questa scoperta ha ricevuto una medaglia d’oro che le fu consegnata dal re di Danimarca.

Nicole Bergamo

Un’esplosione di creativitá

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Oggi vi presentiamo l’argentina Cecilia Munoz. Anche noi, il Museo delle Donne di Merano, abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare la sua creatività contagiosa.
La madre di due figli ci racconta della sua vita, del suo femminismo e del suo sogno di un mondo migliore…

Tu sei dell’Argentina. Ci puoi raccontare da dove esattamente e come hai passato la tua infanzia/gioventù?

Sono nata in Patagonia, Argentina, una terra magica al sud del mondo. Terra di vento e paesaggi vergini sospesi a metà tra passato e presente, con un’estensione di oltre 900.000 km² e con la più bassa densità di popolazione al mondo, 2 abitanti per km². Un luogo affascinante e misterioso, caratterizzato da spazi immensi, da una natura rude e selvaggia; la terra della „fine del mondo“. Tanto è affascinante la natura come difficile è la vita. Da giovane mi piaceva cantare (canto corale) e per farlo percorrevo 120 chilometri in due ore di viaggio, due volte la settimana, fino alla città più vicina dove si trovava un coro universitario per poter cantare circa un’ora per poi fare altre due ore di viaggio per ritornare a casa. Ho sentito per tutta la mia infanzia e gioventù, che le mie aspirazioni culturali e artistiche erano faticosamente esaudite o non era possibile di realizzarli perché mi trovavo in un posto sperduto nel mondo.  Comunque non mi lamento della mia formazione. Ringrazio tanto alla mia terra. Ho fatto quello che ho potuto e continuo a farlo.

Una giornata internazionale dell’amicizia

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Oggi è la giornata internazionale dell’amicizia! =) Auguriamo a te e ai tu* amic* una giornata meravigliosa e che l’amicizia possa durare a lungo. Vorremmo anche cogliere l’occasione per presentarvi una seconda coppia di amiche della nostra attuale mostra temporanea.

Come erano le amicizie tra donne nel 18° secolo?

Nel nostro ultimo articolo abbiamo presentato l’amicizia tra Luise Adelgunde Viktoria Gottsched e Dorothea Henriette von Runckel, che avevano un’intensa corrispondenza ma si incontrarono solo due volte di persona.

Oggi vi presentiamo una coppia di amiche che hanno vissuto vite molto opposte alla prima coppia.

La scrittrice lettone Elisa von der Recke (1754-1833) e la principessa Louise von Anhalt-Dessau (1750-1811) avevano ricevuto un’educazione insolitamente buona, erano in contatto con i grandi intellettuali del loro tempo ed erano di origine nobile.

Foto: Archiv Frauenmuseum, Meran

Ciò che univa le due donne era, da un lato, il loro desiderio di erudizione e di scambio di sentimenti, e dall’altro, il loro rifiuto delle convenzioni delle loro origini aristocratiche, il loro affetto per la borghesia, e il loro bisogno di riflettere sulla loro situazione specifica di genere.

„…die eigenen Grenzen zu erkennen und entsprechend auszuloten“

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“An apple a day keeps the doctor away!” 😉

Der Apfel gilt als wahrliches „Superfood“, er enthält viele gesunde Inhaltsstoffe wie zum Beispiel reichlich Vitamin C aber auch Mineralien und sekundäre Pflanzenstoffe. Zudem bestehen Äpfel zu 85% aus Wasser und enthalten nur wenig Fette und Kalorien.
Damit nicht genug, laut verschiedenen Studien kann der regelmäßige Verzehr von Äpfeln Asthma, Diabetes und Herz-Kreislauferkrankungen vorbeugen. Hierbei gilt: nicht schälen! Die meisten gesunden Inhaltsstoffe des Apfels stecken nämlich in der Schale 😉
Von Apfelpizza über Apfelbrot  bis hin zum Bratapfel…mit dem beliebten Obst können außerdem zahlreiche köstliche Gerichte gezaubert werden.

Sonja Matzneller ist Apfelbäuerin aus Leidenschaft. Wir durften mit der jungen Bäuerin der VOG (Verein der Südtiroler Obstgenossenschaft) ein kurzes Interview führen.

Sie sind wohl eine der jüngsten Apfelbäuerinnen – wie kommen Sie zu dieser Arbeit?

Ich bin in einer Bauerfamilie aufgewachsen und habe schon in frühen Kindheitstagen den Bezug und die Liebe zur Land- und Bergwirtschaft kennengelernt. Mein Vater ist Bergbauer und führt einen Milchviehbetrieb in Aldein. Meine Mutter hingegen besitzt einen Obst- und Weinbaubetrieb in Tramin, welchen wir als Familie gemeinsam bearbeiten.

Welche Ausbildung haben Sie gemacht?

Zitat zum Montag

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat wollen wir euch das erleichtern. ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

Heute jährt sich zum 96. Mal der Todestag der deutschen Frauenrechtlerin und Sozialistin Ottilie Baader (1847 – 1925). Sie gilt neben Clara Zetkin als eine der bedeutendsten Kämpferinnen für das Frauenwahlrecht in Deutschland. Baader hatte zudem eine führende Position beim Aufbau der sozialistischen Frauenbewegung.
Dank dem Einsatz der sogenannten ersten Welle der Frauenbewegung erhielten Frauen nach dem ersten Weltkrieg in vielen europäischen Ländern, unter anderem in Deutschland und Österreich, das Recht zu wählen. In Italien konnten sich Frauen ab 1946 aktiv und passiv an Wahlen beteiligen.

Hier geht’s zu unserer Zitat-Sammlung.

Nicole Bergamo

 

„Mi piace usare la voce per veicolare contenuti…“

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Nel podcast „wenden … svoltare“ la giornalista meranese Anita Rossi parla con personaggi che in qualche modo hanno voltato pagina cambiando radicalmente la loro vita con progetti o idee, poi realizzate, oppure con persone che si battono per cambiare il mondo che le circonda. Ci narra la sua svolta personale come podcaster #Bloggerin.

Ti reputi un’amica del Museo delle Donne di Merano ormai da molti anni. Raccontaci come ti sei avvicinata a questa realtà.
Ho seguito le vicende del Museo dai suoi albori, dalla sua nascita sotto i Portici, e l’ho fatto in varie vesti giornalistiche e per varie testate. Poi ho moderato qualche dibattito pubblico per il Museo, il progetto a me più caro: il primo Congresso Internazionale dei Musei delle Donne tenutosi a Merano nel 2008, con la coraggiosissima attivista iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, come madrina. È stata un’occasione rara e bella per fare rete, per confrontarsi, per il Museo è stata sicuramente la svolta internazionale.

Cosa ti rende femminista?
L’essere donna e quindi viverle sul proprio corpo alcune esperienze – fin da bambina, e poi il mio senso di giustizia (ferito) che mi fa scattare la molla attivista.

Ein Museum für Königinnen der Lüfte und für Frauen, die nach den Sternen greifen

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In Cleveland wartet das International Women`s Air & Space Museum auf uns, das an einem sehr speziellen Ort untergebracht ist, nämlich im Flughafengebäude des städtischen Flughafens.

Ihre Namen symbolisieren den Menschheitstraum vom Fliegen – von den Flügeln aus Wachs und Federn im antiken Mythos, über papierene Entwürfe der Renaissancezeit, hin zu Gleitflugexperimenten und zum 1. Motorflug 1903: Ikarus, Leonardo da Vinci, Otto und Gustav Lilienthal, die Gebrüder Wright. Männer, deren flugtechnische Ambitionen für die erste Generation der Flugpionier*innen stehen.

Auch Charles Lindbergh darf nicht fehlen, dem 1927 die erste vollständige Atlantiküberquerung gelang (New York–Paris, 5800 km). Seine Frau, Ann Morrow Lindbergh (1906 – 2001), ebenfalls Flugpionierin und Autorin, findet im Gegensatz zu ihrem Gatten kaum Erwähnung, obwohl sie gemeinsam mit ihrem Mann als Kopilotin, Navigatorin und Funkerin, historische Forschungsflüge auf allen 5 Kontinenten unternahm und einige Auszeichnungen für ihre Flug- und Navigationsfähigkeiten erwarb.

Zur Geschichte des Fliegens werden vorwiegend männliche Wesen mit ihren Errungenschaften präsentiert. Nicht verwunderlich. Schließlich bewegen wir uns auf dem Gebiet der Technik, das traditionellerweise nicht zur gewöhnlichen Sozialisation eines Mädchens gehört. Solche Vorstellungen prägen und sitzen tief. Selbst im 3. Jahrtausend sind Frauen auf technischem Terrain noch selten zu finden, trotz Angeboten wie Girls‘ Day und FIT- Programmen (FIT= Frauen in die Technik).

Citazione del lunedì

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Tutti gli inizi (di settimana) sono difficili ;-). Vogliamo renderveli un po’ più spensierati, con qualche buona citazione o battuta di spirito a volte profonde e a volte meno. Iodonna vi augura un buon inizio della settimana.

Oggi, al secondo anniversario della sua morte, con un’affermazione di Ágnes Heller. Per la filosofa ungherese, la libertà era uno dei valori centrali che deve essere discusso e negoziato in continuazione.

Ecco la nostra collezione di citazioni.

Yvonne Rauter

„Die Arbeit als Hebamme war für mich immer meine Berufung“

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Birth Cultures – Geburtskulturen ist ein EU-Projekt von 2019-2022, das zu einer Reise durch Geschichten und Traditionen rund um Geburt und Mutterschaft einlädt. Eine große Wanderausstellung dazu tourt durch Europa und ist ab Dezember 2021 im Frauenmuseum in Meran zu sehen. Kommt vorbei – neben der Ausstellung erwartet euch auch ein vielfältiges Rahmenprogramm.

Im Rahmen diese Projektes möchten wir euch heute die freiberufliche Hebamme Burgi Künig vor. Unter anderem erzählt sie uns wie sie zu ihrem Beruf gefunden hat und was es mit der gestrickten Gebärmutter auf sich hat, welche in der Dauerausstellung im Frauenmuseum zu sehen ist.

Erzählen Sie uns doch etwas zu Ihrer Person.

Mein Name ist Burgi Künig, ich bin Hebamme, komme aus dem Ahrntal im Pustertal, und bin  in Dietenheim aufgewachsen.  Bin verheiratet,  habe 2 Kinder und vier Enkel zwischen 10 und 22 Jahren. Heuer bin ich 47 Jahren als Hebamme tätig.

Wie haben Sie zum Hebammenberuf gefunden?

Keine Französische Revolution ohne Frauen

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Heute vor 232 Jahren – am 14. Juli 1789 – wurde in Paris die Bastille erstürmt. Dieser Sturm auf die königliche Festung, die als Gefängnis und Waffenlager diente, markiert den Beginn der Französischen Revolution. Einer Revolution des Volkes gegen Armut und Ungerechtigkeit und für eine freie Gesellschaft mit gleichen Rechten bzw. Menschenrechten für alle.

Aber wer genau waren diese „alle“?

Mit dieser Frage beschäftigen wir uns am Beginn unserer Dauerausstellung im Frauenmuseum in Meran. Die vielen verschiedenen Ereignisse und Neuerungen im Jahrzehnt der Französischen Revolution (1789-1799) haben die Gesellschaftsstruktur in Europa maßgeblich verändert und prägen sie in weiten Teilen bis heute.

Der bekannte Leitspruch der Revolution – Freiheit, Gleichheit, Brüderlichkeit – öffnet gleich zu Beginn die Frage: und was ist mit Schwesterlichkeit bzw. den Frauen?

In der klassischen Geschichtsschreibung wird die Eroberung der königlichen Bastille durch Männer zum Mythos, obwohl sie keine wesentlichen Ergebnisse bringt. Eine entscheidende Wende im Revolutionsgeschehen wird allerdings im Oktober 1789 durch Frauen bewirkt. Mit dem Schlachtruf „Versailles schlemmt, Paris hungert“ ziehen am 05. Oktober 1789 ca. 6.000 Marktfrauen zum königlichen Schloss nach Versailles. Die bewaffneten Frauen bewegen mit ihrem „Brotaufstand“ den König dazu, mehr Lebensmittellieferungen zu gewährleisten, die Adelsprivilegien aufzulösen und die vorgelegten Menschen- und Bürgerrechte zu unterzeichnen. Die Frauen bleiben über Nacht, drängen am nächsten Morgen ins Schloss und zwingen den König, nach Paris umzuziehen.

Zitat zum Montag

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Aller (Wochen-)Anfang ist schwer ;). Mit einem guten Spruch oder Zitat wollen wir euch das erleichtern. ichfrau wünscht einen guten Start in die Woche!

Diese Woche mit viel Frauenpower und einem Zitat der französischen Menschenrechtlerin, Feministin und Schriftstellerin Olympe de Gouges (1748-1793). Diese hat in der bewegten Zeit der Französischen Revolution immer wieder ihre Stimme für die Rechte von Frauen erhoben. In einer Zeit eines radikalen gesellschaftlichen Umbruchs hat de Gouges klar erkannt, dass das Streben nach Veränderung, nach Freiheit und Gleichheit allein auf die Männer bezogen war und Frauen mit ihren Anliegen ausschloss. Das musste sich ändern. Und für diese Veränderung ebenso wie für Menschenrechte für Frauen hat Olympe de Gogues in ihren Werken und Schriften gekämpft.

Hier geht’s zu unserer Zitat-Sammlung.

Yvonne Rauter

Leselust

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Den Anfang in unserer neuen Rubrik #leselust macht Ulrike Steinhäusl mit ihrem ersten Literaturtipp. Sie stellt uns kurz das Buch der heute 81-Jährigen Helga Schubert „Vom Aufstehen.  Ein Leben in Geschichten“  vor. Wir sind gespannt!

Heute schreibe ich zum ersten Mal für den Blog des Frauenmuseums Meran und bin dabei ein bisschen aufgeregt. Denn ich muss gestehen, ich habe noch nie etwas gebloggt. Rezensionen, Buchtipps und literaturwissenschaftliche Artikel habe ich viele verfasst, ja, aber die Direktheit des Blogs scheint mir anders zu sein.  Dabei wird es ja gar nicht um mich selbst, sondern um Bücher gehen. Um Bücher, die es meiner Meinung nach wert sind, gelesen zu werden. Zwar gibt man als empfehlende Schreiberin nicht allzu viel von sich preis, vielmehr baut man Brücken, die manchmal schmal und wackelig sind, um zu den Menschen am anderen Ufer zu gelangen und diese davon zu überzeugen, gerade diesen Text in die Hände zu nehmen. Sind es vor allem jüngere Leserinnen, die sich für so einen Blog interessieren, frage ich mich. Hoffentlich können sie dann mit Büchern von alten Frauen was anfangen und vor allem mit Meinungen einer Bloggerin, die selbst nicht mehr jung ist. Die zu besprechenden Autorinnen werden teils sehr jung, in den besten Jahren oder schon alt sein, manche sind bereits tot.  Die literarische Wanderschaft wird querbeet durch Kulturen und Epochen gehen.

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